Bastonato dal vicino, viene visitato e dimesso. Quattro giorni dopo muore “per ictus”

Per i medici non c’è correlazione fra il colpo in testa e la successiva emorragia cerebrale risultata fatale a Carmelo Marotta, di Pognana Lario. I pm, però, vogliono vederci chiaro: disposta l’autopsia

L'ospedale Sant'Anna di Como (Archivio)

L'ospedale Sant'Anna di Como (Archivio)

Pognana Lario, 30 aprile 2024 – Carmelo Marotta il pomeriggio di domenica 14 aprile aveva litigato con un vicino di casa. Rimediando una bastonata in testa, per la quale era stato visitato e dimesso. Per poi sentirsi male dopo quattro giorni. Domenica è morto all’ospedale Sant’Anna, dove era stato ricoverato in condizioni ormai irreversibili.

Secondo i medici che lo hanno avuto in cura, per un ictus subentrato per cause naturali, indipendentemente dall’aggressione, ma la Procura di Como, per chiarire qualunque dubbio, ha disposto il sequestro della salma per consentire lo svolgimento di un’autopsia.

Il litigio e il colpo

L’uomo, 81 anni, due settimane fa aveva avuto un’accesa discussione con un vicino cinquantenne, infastidito dal rumore prodotto da alcuni lavori di manutenzione che stava svolgendo a casa.

La discussione si sarebbe conclusa con una bastonata che il cinquantenne aveva assestato in testa al pensionato, provocandogli una ferita. I medici del Sant’Anna, al termine della visita in pronto soccorso basata anche su una tac, lo avevano dimesso, escludendo la presenza di gravi o preoccupanti conseguenze.

L’emorragia cerebrale

Quattro giorni dopo Marotta si era accasciato a terra, e in ospedale era arrivato in condizioni gravissime: era stato colpito da una emorragia cerebrale, come avevano rivelato gli esami, per la quale era stato ricoverato con prognosi riservata. Ma pur a fronte di quel precedente di pochi giorni prima, i medici avevano escluso qualunque nesso o relazione tra la ferita alla testa e la comparsa dell’ictus. Dopo una decina di giorni di coma, durante i quali le sue condizioni non sono mai migliorate, domenica l’ottantunenne è morto.

Supplemento di accertamenti

Pur a fronte di una cartella clinica che mantiene separati i due accadimenti, e non ritiene il malore conseguenza del ferimento, il sostituto procuratore di Como Antonia Pavan ha deciso di svolgere accertamenti ulteriori, per sgombrare il campo da qualsiasi dubbio.

Nelle prossime ore, darà quindi incarico al medico legale Giovanni Scola di svolgere l’autopsia, che dovrà stabilire se quella lesione lacero contusa alla testa del 14 aprile, che secondo la tac svolta all’epoca non aveva provocato nessuna conseguenza a livello cerebrale, è rimasta un evento a sé stante. Consegnando quindi la morte di Marotta alla sola causa naturale. Oppure se il malore successivo poteva essere in qualche modo previsto.

Al momento l’ipotesi con cui è stato aperto il fascicolo è di omicidio preterintenzionale: un passaggio puramente tecnico, per consentire di far gli accertamenti necessari, e dare la possibilità alle parti potenzialmente interessate da ipotetici sviluppi futuri, di essere presenti fin d’ora.