
Il cinquantacinquenne di Casnate è stato trasferito al Bassone
Spiava le vicine di casa tentando di osservarle attraverso lo spioncino della porta, dopo aver raggiunto il loro pianerottolo indossando solo short e canottiera, poi si masturbava. Anni di condotte di questo genere nei confronti di quattro vicine che vivevano nello stesso condominio, che ora hanno condotto in carcere Marco Mason, 55 anni di Casnate con Bernate. L’uomo è accusato di stalking continuato.
L’uomo, difeso dagli avvocati Anna Viganò e Davide Carughi, è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip di Como Walter Lietti, che oggi lo interrogherà al Bassone. La misura scaturisce dalla richiesta del sostituto procuratore Antonia Pavan, che ha ricevuto le denunce delle quattro vittime, che più volte si erano rivolte ai carabinieri per chiedere aiuto.
Due di loro avevano anche installato delle piccole telecamere sulla porta di ingresso, che si attivavano solo quando qualcuno si avvicinava: è stato così ripreso Mason che arrivava di notte semisvestito, al buio, si avvicinava agli spioncini tentando di scrutare all’interno delle abitazioni e poi procedeva con l’autoerotismo. Una delle vittime ha parlato di episodi che andavano avanti da circa dieci anni. Donne che, quando si sono rese conto che il responsabile era sempre lo stesso vicino di casa, hanno iniziato ad avere paura a rientrare la sera, o a salire dai corridoi del garage, e a soffrire di stati di ansia.
Una di loro, qualche mese fa ha persino deciso di cambiare casa, a causa degli attacchi di panico causati dalla presenza del vicino, del quale ormai erano note le abitudini. Il carcere è stato ritenuto dal giudice l’unico strumento per mettere fine alle sue condotte.