PAOLA PIOPPI
Cronaca

Perseguitata dall’ex marito, gli spara con una pistola (finta) e usa lo spray urticante: denunciati entrambi

Una separazione difficile che deflagra in una doppia denuncia. L’uomo colpito da proiettili di plastica e spray al peperoncino. Lei accusata di lesioni aggravate, lui invece di atti persecutori

La donna aveva il timore che l’ex si fosse avvicinato a casa sua con intenzioni poco amichevoli

Lo ha visto di notte, vicino a casa sua, e gli ha sparato. Pallini in plastica esplosi da una pisola ad aria compressa, ma comunque sufficienti a colpire e ferire leggermente l’ex marito, dal quale la separazione era stata tutt’altro che serena. L’uomo, 50 anni, intossicato anche da una spruzzata di spray al peperoncino, ha chiamato subito carabinieri e soccorsi, che sono accorsi in via Val Cavargna a Carlazzo, nel Comasco, sabato sera alle 23.30. Subito ha indicato la ex moglie, 53 anni, come responsabile del ferimento, denunciata per lesioni aggravate.

Stalking e aggressione

L’aggressione da parte della donna sarebbe avvenuta a causa del timore che l’ex si fosse avvicinato a casa sua con intenzioni poco amichevoli, come ha raccontato ai carabinieri di Porlezza, che hanno anche denunciato l’uomo per atti persecutori. Ma nel frattempo il cinquantenne è stato portato in ospedale e medicato per le ferite del tutto superficiali, in quanto prodotte con un’arma definita “a ridotta capacità offensiva”, a un braccio e al petto, oltre che per gli effetti dello spray fortemente irritante, per i quali è andato incontro a una prognosi di una decina di giorni, ed è stato subito dimesso dal pronto soccorso di Gravedona. Tutti oggetti, quelli usati dalla donna, che si trovano in libera vendita.

Per tutta la giornata di sabato i carabinieri hanno ascoltato gli ex coniugi, ma anche diversi testimoni, per ricostruire più dettagliatamente possibile il contesto in cui è avvenuta l’aggressione, ma anche i precedenti che hanno causato i timori della donna, arrivata a procurarsi una pistola, seppure finta, e uno spray da difesa personale.

Dati sulla violenza contro le donne

L’episodio, però, è solo l’ultimo di una lunga scia di accadimenti scaturiti da condotte da “codice rosso”, i cui numeri risultano tuttavia in diminuzione. A livello nazionale, tra il 1° gennaio e il 30 giugno di quest’anno, scendono sia gli atti persecutori, che da 9.359 sono passati a 8.592, sia le violenze sessuali, da 2.991 a 2.923, mentre è in netto aumento il numero dei maltrattamenti contro familiari e conviventi, che sono passati da 11.808 a 12.424. Numeri che emergono dal report “Analisi criminologica della violenza di genere” realizzato dalla Polizia di Stato.

Le vittime di genere femminile risultano costanti, attestandosi tra il 74 ed il 75 per cento per gli atti persecutori, tra l’81 e l’82 per cento per i maltrattamenti contro familiari e conviventi, e con valori intorno al 91 per cento per le violenze sessuali. Più in generale, le analisi, statistiche, anche considerando periodi più ampi e comparazioni tra diverse annualità, segnalano in costante aumento il reato di maltrattamenti contro familiari e conviventi, unico trend che non subisce variazioni al ribasso, ma al contrario segna una continua escalation.