
Che la stagione turistica in città si sia dilatata lo si evince da un osservatorio particolare, quello della Polizia municipale di Como che a settembre e ottobre ha mantenuto la stessa media di multe per divieto di sosta stabilito durante il periodo estivo, quando la città era sotto l’assedio e la pressione di migliaia di turisti. Alla fine i verbali staccati sono stati oltre 6mila, una media di cento al giorno, molti dei quali a carico di turisti che non hanno badato troppo a dove parcheggiavano la loro auto. A testimonianza che non ci sono più le mezze stagioni ci sono poi 23 sanzioni per tuffi proibiti, anche in questo caso a carico di turisti che non hanno saputo resistere a un bagno nel lago nonostante i divieti di balneazione. Solo tra luglio e agosto sette bagnanti, alcuni dei quali giovanissimi, sono annegati nei due rami del Lario colti da malore o semplicemente perché, pur non sapendo nuotare, sono entrati in acqua allontanandosi troppo da riva. Negli ultimi due mesi sono 102 gli incidenti avvenuti sul territorio cittadino, 61 dei quali con feriti. La strada più pericolosa, almeno a giudicare dal numero di scontri avvenuti, è via Bellinzona con 7 incidenti, seguono viale Innocenzo XI, via Varesina, via Paoli e via Napoleona a quota cinque. I pedoni investiti sono stati 13, mentre gli incidenti che hanno coinvolto le auto sono stati 112, 48 moto e scooter, in 8 casi le biciclette e solo in 3 i monopattini. A fronte di 129 posti di blocco sono stati fermati 1.094 veicoli ed elevate 149 sanzioni, le patenti ritirate sono state 12 e di queste 5 per guida in stato ebrezza.
Sul fronte dei reati ambientali sono state accertate 85 violazioni per esposizione errata di rifiuti e conferimento non idoneo, a seguito dei controlli disposti dopo la modifica del regolamento di raccolta in città. Incrementati anche i controlli nelle zone più problematiche. Ro.Ca.