Sono in costante rallentamento i flussi in arrivo dall’Ucraina Poco più di 40mila si sono rivolti ai servizi di assistenza sanitaria

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Sono in costante rallentamento i flussi in arrivo dall’Ucraina. Chi si occupa di accoglienza lo ha notato da tempo, ma ora i numeri confermano uno stallo della situazione. Secondo il monitoraggio delle Ats lombarde, inviato all’assessorato regionale al Welfare, al 16 maggio risultano 41.402 ucraini che si sono rivolti ai servizi di assistenza sanitaria (vaccinazione Covid, tessera sanitaria, assegnazione del medico), “solo“ 800 in più rispetto al 6 maggio, con una media dunque di 80 al giorno in tutta la Lombardia. Il numero, per altro, non fotografa le presenze reali, perché molti stanno rientrando in Ucraina, senza necessariamente comunicare l’allontanamento dal territorio. "In questa fase – spiega Halyna Storozhynska dell’associazione Nadiya di Brescia, che, tra le altre cose, ha attivato una scuola di italiano per donne e minori ucraini – c’è una situazione di attesa. Molti stanno andando via, ma c’è anche chi ci sta chiedendo di fare dei corsi di italiano nei mesi estivi, perché, se la situazione non cambia, iscriveranno i figli qui, per il prossimo anno scolastico".