Sindaco e Giunta bocciati dalla minoranza, ma non su tutti i fronti

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Più che gli esami a settembre rischia la bocciatura il sindaco Alessandro Rapinese secondo Pd e Svolta Civica che si sono messe a dare il voto all’operato dei primi 200 giorni del sindaco. Il giudizio è dichiaratamente di parte e sorprende che almeno su quattro cose sindaco e Giunta siano stati addirittura promossi: l’impulso dato ai progetti impostati dall’amministrazione Landriscina, le verifiche fiscali e poi la cura del verde e il servizio di raccolta rifiuti, questi ultimi due punti anche grazie al lavoro dell’assessore Lombardi che però è stato revocato a fine dicembre. "Questi sette mesi sono stati caratterizzati da un clima di costante divisione e polemica, per scelta del sindaco che ha voluto interpretare così il proprio ruolo - spiegano Barbara Minghetti e Patrizia Lissi -. Praticamente tutte le nostre proposte sono state sistematicamente bocciate, anche quando il sindaco è stato costretto ad ammettere la loro pertinenza e utilità. Si è scelto di chiudere la piscina di via del Doss lasciando le famiglie dei disabili senza alternative praticabili. Dopo sei mesi è stato bocciato il project financing per la piscina di Muggiò che avrebbe dato in tre anni una piscina moderna e sostenibile, invece si è deciso di sistemare alla bell’e meglio l’impianto esistente". Bocciate anche le politiche sociali a cominciare dall’emergenza dei minori non accompagnati in aumento in città. "Non esiste un progetto a lungo termine e si affronta il tema in costante stato di emergenza. Tutte le mozioni presentate dalla minoranza riguardanti questo tema sono state bocciate". Mentre sulle rette degli asili nido, la minoranza chiede di azzerare l’aumento del 7,8% deciso nei mesi scorsi e poi ridotto al 5%. Negativo il giudizio anche su due provvedimenti simbolo come l’acquisto del Politeama perché "non esiste un’idea concreta sulla sua destinazione e non ci sono fondi" e sulla decisione di "ritrasformare piazza Roma in un parcheggio". R.C.