Covid a Varese: "Così la seconda ondata ci ha investiti"

In un video su Facebook l’Asst Sette Laghi ripercorre il precipitare degli eventi dal 12 ottobre. Ieri 767 casi

Il direttore generale Gianni Bonelli

Il direttore generale Gianni Bonelli

Varese, 23 dicenbre 2020 - Un lungo video di sette minuti pubblicato su Facebook, proprio nel giorno in cui la provincia di Varese fa registrare 767 casi contro i 462 di Milano. Un video per raccontare come l’azienda ha affrontato l’emergenza coronavirus. Così l’Asst dei Sette Laghi ha voluto ripercorrere la seconda ondata, che ha visto Varese diventare l’ospedale con più ricoverati Covid d’Italia. La data cruciale è stata quella del 12 ottobre, quando la terapia intensiva generale viene nuovamente dedicata al Covid. I nuovi ingressi continuano a crescere, arrivando a 39 nel giorno di Ognissanti. Nel giro di pochi giorni l’Hub Covid si allarga sempre di più fino a occupare tre piani. 

I ricoveri continuano a salire e il Circolo non basta più: si aggiungono altri posti letto nei presidi di Angera, Luino, Tradate e Cuasso al Monte. Anche all’Ospedale Del Ponte si apre un’area per donne e bambini positivi. Ci sono anche tanti pazienti gravi: a Varese vengono aperti 48 posti di terapia intensiva dedicati, e intorno al 10 novembre sono quasi 100 i pazienti con casco Cpap bisognosi di cure subintensive. L’Ospedale di Circolo arriva a consumare 18mila litri di ossigeno al giorno: prima ne bastavano 15mila per una settimana. Il picco di degenti Covid nell’Asst viene raggiunto il 18 novembre, con 642 persone. Una situazione che l’unità di crisi affronta riunendosi tutti i giorni due volte al giorno. Nella seconda metà di novembre ha infine inizio la lenta discesa. Dal 12 ottobre al 12 dicembre sono stati duemila i pazienti Covid curati, con meno di mille posti letto a disposizione. In tutto questo tempo non si sono bloccate le attività ambulatoriali né il Pronto soccorso. Uno sforzo organizzativo che ha potuto contare sulla professionalità di tanti operatori, chiamati a turni sfiancanti da 12 ore indossando camici idrorepellenti, visiere, cuffie e due paia di guanti. Da maggio a ottobre sono stati più di 500 i rinforzi a prendere servizio. A tutti loro il direttore generale Gianni Bonelli ha voluto inviare un messaggio di auguri in occasione delle feste.  

"È stato un anno durissimo – scrive – per voi certamente ancor più che per me. E non è ancora finita, anche se la campagna vaccinale ci permetterà di superare definitivamente questa emergenza. Ci vorranno ancora dei mesi, durante i quali potremmo trovarci a far fronte alla cosiddetta terza ondata". Quindi segue il ringraziamento a tutti coloro che si sono impegnati in questi mesi. "Mi rivolgo a voi per dirvi che sono orgoglioso di quello che avete fatto e che state facendo e che anche voi dovete esserlo. Dovete essere orgogliosi dello straordinario risultato che avete permesso di raggiungere".