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Scritte blasfeme sul Santuario di Gallivaggio

Vandalismo blasfemo al Santuario di Gallivaggio: scritte ingiuriose deturpano la facciata. La comunità religiosa della Valtellina si mobilita per ripristinare il sacro luogo profanato.

(Sondrio)

Uno sfregio non solo a un edificio religioso, ma all’anima e al cuore della stessa comunità religiosa della Valchiavenna e dell’intera Valtellina quello compiuto da alcuni ignoti che hanno deturpato la facciata del Santuario della Madonna di Gallivaggio con alcune scritte ingiuriose e blasfeme. I vandali hanno agito probabilmente durante la notte di venerdì, raggiungendo l’edificio religioso che è chiuso al pubblico dal 2018, quando venne risparmiato dall’imponente frana che si staccò dalla montagna sovrastante. Le scritte in vernice nera, sul muro e sul portone d’ingresso del Santuario, sono state subito ricoperte ma dell’atto sacrilego è stata immediatamente informata la Diocesi e il vescovo, il cardinale Oscar Cantoni, che si è detto molto addolorato. "Ho appreso con molta tristezza la notizia di frasi aberranti apparse sulla facciata del santuario di Gallivaggio – il suo commento –. Si tratta di mani blasfeme che disprezzano Dio e la vergine Maria che, in questo luogo santo, diffonde la misericordia del Padre". Ieri monsignor Andrea Caelli, arciprete di Chiavenna e rettore del Santuario, ha fatto delle preghiere speciali durante le messe e lo stesso hanno fatto tutti i sacerdoti della Valchiavenna. "Da sei anni la statua della Madonna di Gallivaggio ha trovato casa nella Collegiata di San Lorenzo a Chiavenna – aggiunge –. Abbiamo pregato con lei, per chiederle il dono della sua consolazione e speranza". Adesso toccherà alle forze dell’ordine, controllando le immagini delle telecamere in zona, cercare di identificare i vandali che hanno dato l’assalto al Santuario.

Ro.Can.