REDAZIONE COMO

Rapite in Siria, Greta e Vanessa legate alle "Rose di Damasco"

Silvia Moroni è stata la prima a dare l'allarme della loro scomparsa

Greta Ramelli, 20 anni di Besozzo (Varese) e Vanessa Marzullo 21 anni di Brembate (Bergamo)

Asso (Como), 8 agosto 2014 - Si prega anche in paese per il destino di Vanessa Marzullo e Greta Ramelli, le due ragazze di Brembate di Sotto e Besozzo, rispettivamente nelle province di Bergamo e Varese, che avevano dei legami molto stretti anche con il Lario, dove si erano legate all’associazione «Rose di Damasco», con sede in paese. La prima ad accorgersi che qualcosa ad Aleppo era andato storto è stata proprio Silvia Moroni, a capo del sodalizio che da anni è impegnato a sostenere iniziative a carattere umanitario in Siria. La sera del primo agosto ha provato, in vano, a collegarsi con le due giovani via Skype, per un appuntamento che avevano concordato in precedenza per fare il punto sulla raccolta fondi. Greta e Vanessa, nei mesi scorsi avevano visitato alcuni centri di Primo Soccorso organizzati in Siria, anche con l’aiuto di «Rose di Damasco». Sfruttando la loro conoscenza dell’arabo e delle tecniche di prima medicazione le due giovani avevano pensato di attivare un corso base di primo soccorso, rifornendo alcune aree di kit di emergenza. La Farnesina si è attivata per capire che fine hanno fatto.