Sant’Abbondio Statua come nuova

Sant’Abbondio  Statua   come nuova

Sant’Abbondio Statua come nuova

Per il compleanno della basilica, il prossimo 3 giugno, tornerà come nuova la statua di Sant’Abbondio, il patrono della città, scolpita oltre cinque secoli fa e finalmente restaurata grazie al contributo della diocesi, la Famiglia Comasca e l’Accademia Galli. Apparentemente la statua è buone condizioni, ma in realtà gli studi preliminari hanno rilevato la presenza di fessurazioni e danneggiamenti in parte dovuti al trascorrere dei secoli e in parte determinati dai rimaneggiamenti e gli spostamenti. Commissionata all’inizio del XV secolo dal ricco commerciante di lana Bernardino De Greci la statua è stata scolpita nel marmo di Musso, lo stesso con cui è stato realizzato il duomo di Como, dallo scultore Tommaso Rodari che poi divenne capo della fabbrica della cattedrale della città. All’inizio la statua fu collocata in cattedra all’interno dello stesso duomo e successivamente spostata, tra il 1841 e il 1874, nel chiostro di Sant’Abbondio che era appena stato costruito. Lì è rimasta per alcuni secoli finché, durante la Repubblica Cisalpina, il chiostro non fu venduto ad alcuni privati.

Solo nel 1934, quando la struttura fu riacquistata dalla diocesi, la statua fu spostata all’interno della basilica di Sant’Abbondio. Gli studi preliminari hanno permesso di scoprire che all’inizio la statua era dipinta, in particolare il bastone pastorale che un tempo era ricoperto d’oro e successivamente è stato ritoccato utilizzando una sostanza a base di rame che con il trascorrere dei secoli si è scurito. Il restauro sarà curato da Sophie Lingenthal, studentessa dell’Accademia Galli al quinto anno del corso di Conservazione e restauro dei beni culturali. R.C.