Rotonda anti-code a Erba C’è il sì della Provincia

L’opera è attesa da tanti anni per ridurre i forti disagi agli automobilisti. Ora è arrivato il via libera al progetto che manda in pensione i semafori

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È arrivato anche il via libera della Provincia sul progetto della rotatoria di Casiglio che finalmente manderà definitivamente in pensione, insieme ai semafori dell’incrocio, le lunghe code che da sempre rappresentano una costante nella giornata degli automobilisti erbesi. È almeno da vent’anni che si parla di realizzare una rotatoria, ma finora i buoni propositi si erano arenati di fronte alla difficoltà di procedere con gli espropri dei terreni necessari per realizzare l’opera. Finalmente però la Provincia sembra essere riuscita a raggiungere un accordo con i proprietari ovvero la parrocchia di Santa Maria Assunta, il Castello di Casiglio e, soprattutto, la famiglia Sossnovsky Parravicino. Con i primi due raggiungere un’intesa è stato relativamente semplice.

"Nelle lavorazioni di cui al presente progetto – si legge nella relazione della delibera – è previsto che l’attuale sedime in asfalto della SP40 diventerà lo spazio antistante la chiesa.

La sua sistemazione esula dalla progettazione stradale e viabilistica, il sedime verrà ceduto alla parrocchia che provvederà successivamente alla sua eventuale riqualificazione. Parimenti la porzione di strada dinanzi l’ingresso del castello di Casiglio e dinanzi il monumento ai caduti verrà trasformata in aiuola e parcheggio e ceduta al Comune di Erba". Più difficile trovare la quadra con l’antica famiglia nobile che ha la propria villa proprio a ridosso della strada e che aveva chiesto di realizzare un sovrappasso per unire le proprie proprietà. Una richiesta bocciata da Villa Saporiti sulla stregua di un parere già fornito dal Comune. "Tale possibilità non è attuabile – spiegano i tecnici nella loro relazione – a causa dello specifico parere paesaggistico negativo emesso dal Comune di Erba, che chiede di valutare la possibilità di un sottopasso per collegare tra loro le due aree della proprietà Sossnovsky. Queste sono di modesta entità e assolutamente marginali rispetto alla proprietà, non pregiudicandone l’accessibilità e l’utilizzo agricolo". Raggiunta l’intesa è stato approvato il via libera all’opera che costerà 1 milione e 294mila euro: 694mila a carico della Provincia, 400mila concessi dalla Regione e 200mila dal Comune. Roberto Canali