A più di 24 ore di distanza, non è ancora stato possibile ricostruire la dinamica e le cause dell’incendio che nel primo pomeriggio di martedì ha distrutto un’abitazione al piano terreno di una palazzina di via Castiglioni 16, a Mozzate. Mohamed Ali Ait Hammou, il cinquantenne marocchino che era in casa al momento dello scoppio dell’incendio, e che ha riportato gravissime ustioni in tutto il corpo, ha infatti detto che le fiamme erano partite in cucina, come probabile conseguenza di una fuga di gas. Tuttavia questa indicazione ai vigili del fuoco in un italiano un po’ stentato, è risultata non compatibile con le sue ferite, che si sono concentrate soprattutto sulle gambe, primo punto in cui le fiamme lo hanno aggredito. Le stesse ferite riportate dal ventenne che era in casa con lui, Elmehdi Qafily, ustionato quasi esclusivamente alle gambe. Il Nucleo investigativo dei vigili del fuoco di Milano, ieri ha fatto un sopralluogo e i rilievi. Molto meno preoccupanti le condizioni della donna di 29 anni e del bimbo di 18 giorni, che hanno respirato fumi tossici. Oltre ai vigili del fuoco, stanno lavorando anche i carabinieri.
CronacaRogo nell’appartamento. Cause ancora da chiarire