Ricorso del procuratore. Bocciatura dagli ermellini

La Corte suprema boccia il ricorso del procuratore di Lecco contro l'ordinanza che non ha convalidato un arresto. Il verdetto è senza appello.

Gli ermellini della Corte suprema bocciano il ricorso del procuratore della Repubblica di Lecco Ezio Domenico Basso. "È infondato", sentenziano senza possibilità di appello dalla Cassazione. Il procuratore di Lecco ha presentato ricorso contro l’ordinanza con cui lo scorso giugno un giudice del tribunale di Lecco non ha convalidato l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale di un lecchese di 33 anni. A chiedere di cassare il ricorso sono stati sia l’avvocato Domenico Di Vito, difensore del 33enne, sia il pm, nella persona del sostituto procuratore generale Ettore Pedicini, come ha relazione il consigliere Debora Tripiccione. Nelle tre pagine di motivazioni analitiche e nelle cinque di sentenza, vengono smontate in punta di diritto quasi tutte le motivazioni, le deduzioni, le eccezioni e le censure esposte dal procuratore di Lecco, Ezio Domenico Basso appunto, 59 anni, sbarcato a Lecco nel settembre del 2021, secondo il quale invece il giudice avrebbe dovuto convalidare l’arresto. "Il ricorso è infondato" è il verdetto emesso da Orlando Villoni (Cassazione).