Como, riciclaggio di oro e denaro con la Svizzera: 19 denunciati

La Guardia di finanza di Como ha sequestrato 36 chili di metallo prezioso, 660mila euro in contanti e 5 auto

Uno dei sequestri della Gdf

Uno dei sequestri della Gdf

Como, 4 maggio 2020 - Diciannove persone denunciate per riciclaggio internazionale, 36 chili d'oro sequestrati, oltre a denaro contante per 660mila euro e 5 auto. E' il bilancio dell’indagine “Panni Sporchi” condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di finanza di Como, che ha smantellato un gruppo criminale impegnato da tempo nel riciclaggio dei proventi di reati tributari e del commercio abusivo di oro. Condotte che avvenivano attraverso il trasferimento di valuta in contanti, e di oro da investimento coniato in monete, da e per la Svizzera.

Le auto cariche di oro e valuta, nascosti in doppifondi, era guidate dagli spalloni che si muovevano tra Milano e Lugano. Flussi finanziari che passano da Como si diramano poi per l'intera Italia. Come nell'episodio che ha portato all'arresto, in flagranza, di due degli indagati quando questi vennero sorpresi dai militari presso l'uscita del casello autostradale di Brescia mentre si scambiavano un pacco di banconote: 138mila e 500 euro consegnati da un imprenditore lombardo a uno spallone perché li trasferisse in Svizzera.

Ed è proprio sui patrimoni di rientro dalla Svizzera che si sono concentrate le indagini delle Fiamme Gialle lariane che non solo hanno effettuato denunce e sequestri a carico di chi è rientrato in Italia senza effettuare le previste dichiarazioni in Dogana, ma che hanno anche approfondito le modalità con le quali i destinatari finali di queste provviste finanziarie hanno costituito il loro tesoretto all'estero non dichiarandolo al Fisco. Per questa ragione sono state segnalate, per gli opportuni approfondimenti fiscali, ai Reparti delle province di Parma, Napoli, Genova e Trento, le posizioni di coloro che detenevano illecitamente denaro in Svizzera.