FEDERICO MAGNI
Cronaca

Pusiano, con la cucina brianzola si beve sake

All'Eupili Cafè la tradizione dell'Alta Brianza incontra il Giappone. L'esperto: "Il sake entrerà presto a far parte della nostra cultura insieme al vino"

All'Eupili Cafè di Pusiano si sono tenute diverse degustazioni di sake

Pusiano (Como), 21 novembre 2016 - Cosa c'entra il sake con il brasato o il risotto al pesce di lago? È molto più di un esperimento sulla globalizzazione dei sapori quello che l’Eupili Cafè di Pusiano, locale elegante che si affaccia sul lago tanto caro a Segantini, sta portando avanti con una serie di incontri e degustazioni. Un’anticipazione di ciò che vedremo probabilmente nei ristoranti fra qualche anno. Proprio in questi giorni, grazie anche alla competenza del sake sommelier Lorenzo Ferraboschi, la cucina tipica dell’Alta Bianza si è incontrata con la tradizione dell’antichissima bevanda alcolica giapponese che deriva dalla fermentazione del riso.

"Il motivo del successo del sake in abbinamento con i piatti brianzoli è molto semplice: c’è l’iniziale interesse per il buon gusto e la buona cucina e il sake, lavorando in abbinamento ai cibi, esaltandone il gusto, viene scoperto come prodotto che valorizza questo tipo di cucina. È uno spunto per apprezzare ancora di più certi piatti», spiega Ferraboschi, «maestro nell’educazione del sake» e molto vicino alla cultura giapponese. A Londra si pasteggia a sake non solo nei ristoranti giapponesi e in Francia succede lo stesso da diversi anni. In Italia ci stiamo arrivando. «Sembra una cosa strana se non si conosce il sake, ma solo nell’ultimo anno in Italia ha avuto una crescita incredibile, quasi del 300% rispetto agli anni precedenti e la mole delle importazioni cresce - continua Ferraboschi -. Il suo segreto è la versatilità e sta per essere sdoganato anche qui come prodotto a tutto pasto. Credo che da qui a cinque o sei anni avremo il ristorante italiano che propone oltre al vino bianco e rosso, anche il sake come alternativa». Il sake deriva dalla fermentazione del riso. Viene anche definito vino di riso con una gradazione massima, quello comune, di 15, 16 gradi, come un buona amarone.

Si tratta di un prodotto antichissimo e già 500 anni prima di Cristo ci sono tracce dei primi fermentati in Giappone. «È la seconda volta che proponiamo un incontro di questo tipo e c’è grande interesse - spiega Giulio Beretta, titolare dell’Eupili Cafè e sake sommelier - Purtroppo spesso si conosce solo il sushi, ma la cucina giapponese è davvero vastissima e ci sono tanti cibi che assomigliano ai nostri brasati ad esempio. Poi uno dei nostri piatti principali è il riso con il pesce e con il sake si sposa alla perfezione»