Dopo anni passati all’estero, è tornato a vivere con i genitori, anziani e fragili. Dai quali ogni giorno pretende soldi, anche con violenza. L’ultima aggressione è avvenuta nel fine settimana, quando una pattuglia della Squadra Volante è intervenuta in via Dante, su richiesta di un pensionato, che aveva subito l’ennesimo attacco del figlio, un ragazzo disoccupato di ventotto anni.
Quando la polizia è arrivata, in casa c’erano solo il richiedente e la moglie, allettata da anni. Ha raccontato che il figlio gli aveva chiesto 100 euro e che, al suo rifiuto, lo aveva aggredito, anche strappandogli di mano il telefono. Già la sera prima gli aveva consegnato dei contanti, così come nei giorni precedenti, richiesti con le scuse più svariate, anche di dover pagare un avvocato per questioni vaghe.
In quell’appartamento la Squadra Volante, così come le pattuglie dei carabinieri, nell’ultimo periodo erano già intervenute più volte, sempre per lo stesso motivo: richieste di aiuto, da parte dell’anziano, legate alle condotte del figlio, aggressioni fisiche e verbali, arredi sfasciati e reazioni simili, ogni volta che il ventottenne non otteneva i soldi chiesti al padre.
Così, quando ha fatto rientro a casa, trovando ancora la polizia nell’abitazione, il figlio è stato portato in Questura e denunciato a piede libero per maltrattamenti in famiglia, violenza privata, per il gesto di rabbia con il telefono del padre, e tentata estorsione del denaro.
Pa.Pi.