ROBERTO CANALI
Cronaca

Como, per le perdite d'acqua ci si affida allo spazio

Como Acquaaderisce a un progetto pilota con l’utilizzo dei satelliti in grado di scovare i problemi degli impianti. Osservazioni in corso nel Comasco

Operai al lavoro

Como, 19 febbraio 2020 - Quando perde un tubo in casa la soluzione è semplice basta chiamare l’idraulico, ma come si fa quando è un intero acquedotto a essere ridotto a un colabrodo? Di solito si cominciano lunghe e costose ricerca utilizzando delle tecniche di tipo acustico che permettono di circoscrivere i tratti che perdono, ma a Como Acqua che ha in gestione tutta rete provinciale hanno deciso di affidarsi allo spazio. L’azienda infatti ha aderito a un progetto pilota per localizzare le zone in cui si concentrano le perdite attraverso delle osservazioni compiute da satellitii in orbita. Il metodo è un po’ complicato, ma i risultati potrebbero essere sorprendenti.

Tra le migliaia di satelliti in orbita attorno al nostro pianeta infatti ce ne sono alcuni che sono specializzati per compiere rilevezioni topografiche, in pratica dallo spazio mandano delle onde che si riflettono sul terreno e tornano indietro e i tempi di rifrazione permettono di mappare le condizioni del terreno. Alcuni satelliti sono in grado di misurare l’umidità del terreno attraverso onde radar che subiscono una modifica di frequenza e intensità di rifrazione a seconda del materiale che incontrano. Sovrapponendo quindi questi punti rilevati con la planimetria della rete idrica è possibile identificare le zone con presenza d’acqua in prossimità di una tubazione e quindi ad alta probabilità di perdita.

La fase successiva consiste nella verifica puntuale in campo dei punti individuati al fine di appurare l’esistenza effettiva della perdita e poter quindi provvedere alla riparazione della stessa. «La prima fase in corso di attuazione e sperimentazione è la verifica di circa 330 chilometri di rete – spiega il presidente di Como Acqua, Enrico Pezzoli – Se il progetto pilota raggiungerà i risultati attesi, Como Acqua prenderà in seria considerazione la possibilità di estendere questo tipo di ricerca a tutti i suoi comuni gestiti. Crediamo molto nell’innovazione e nella ricerca e vogliamo che Como Acqua, nonostante la sua giovane età, possa diventare a breve un modello virtuoso da estendere anche ad altri territori, una società tecnologicamente avanzata e all’avanguardia». Le osservazioni, già in corso, si sono concentrate sui tratti di rete di Olgiate Comasco, Appiano Gentile, Capiago Intimiano, Fino Mornasco e Luisago e adesso grazie alla mappa accurata dei rilievi toccherà alle squadre di operai a terra intervenire alla vecchia maniera per individuare e ripare le perdite. Se l’esperimento avrà dato buoni risultati lo si saprà solo tra qualche tempo e allora il satellite potrebbe essere impiegato per verificare lo stato dell’intera rete.