
Il Palio del Baradello a Como (Cusa)
Como, 6 settembre 2014 - Il Palio del Baradello è tornato puntuale come ogni anno e ha invaso la città con l’ingresso del corteo medievale capitanato dall’imperatore Federico Barbarossa, accompagnato dal suo seguito di dignitari con le dame e i cavalieri. Davvero suggestivo l’arrivo, attraverso il primo bacino del lago, dove ad aprire la sfilata è stata la barca con a bordo Federico, per mano della principessa Beatrice di Borgogna. Ad applaudire dalla passeggiata sul lungolago, insieme ai comaschi, anche tanti turisti.
Quest'anno a sfidarsi saranno sei borghi: Camerlata (vincitore della scorsa edizione), Camnago, Casnate, Cernobbio, San Martino e Tavernola. Saranno presenti, ma non parteciperanno alle gare, delegazioni del borgo di Quarcino e della contrada Cortesella. La sfida, come gli altri anni, prevede un alternarsi di gare di forza e abilità, con i giudici che emetteranno un punteggio alla fine di ogni gara. Ogni tenzone si svolgerà rigorosamente in costume, come prevede la tradizione del Palio che ormai è diventato l’appuntamento conclusivo di tutte le estati in città. Per i Comaschi il Palio del Baradello potrebbe essere definito una sorta di «festa del Ringraziamento». Un grazie da tributare, seppur a distanza di secoli, a Federico I detto il Barbarossa, che nel marzo del 1159, con l’appoggio delle stesse milizie lariane, riusci` finalmente a liberare Como dal giogo della dominazione milanese che da oltre 30 anni regnava sprezzante. Da quando cioè il 6 Agosto 1127, con l’incendio e il saccheggio di Como ad opera dei Milanesi, si concludeva una guerra durata 10 interminabili anni. In quell’occasione la rabbia dei vincitori fu tremenda, con i Milanesi che rasero al suolo le mura della città appena conquistata, non prima pero` di aver distrutto e saccheggiato le case, ammazzato donne, vecchi e bambini. Negli anni a seguire vietarono la costruzione di case in pietra e ogni forma di commercio al di fuori della cità. Quando l’imperatore Federico Barbarossa arrivo` a Como per chiedere l’intervento di milizie armate a fianco del suo esercito, gli furono pertanto concessi tutti gli onori del caso. Per diversi giorni si susseguirono tornei e feste, le stesse che oggi i rioni di Como rivivono durante le giornate del Palio.