REDAZIONE COMO

Nuovo Sinigaglia Un nodo infinito

Gelo fra società e Comune Da anni si fantastica sulla sistemazione dello stadio ma è ancora tutto rinviato

Niente è facile e scontato quando c’è di mezzo lo stadio Sinigaglia. Da anni si fantastica sulla necessità di rifare il vecchio impianto trasformandolo in un moderno campo all’inglese con tanto di ristorante, museo e zona commerciale salvo poi faticare a trovare i soldi anche per le manutenzioni ordinarie. Lo sanno bene i tifosi che in tribuna da anni sono costretti ad andarci con l’ombrello, almeno finché le partite le si potevano ancora seguire allo stadio, ma almeno nelle ultime settimane anche per loro era arrivata la consolazione che il campo sarebbe stato rifatto in erba sintetica. Ad assumersi l’impegno è stata la società, il Como 1907, che si era anche arrabbiata con il Comune perché in un primo tempo aveva bocciato la richiesta ritenendola incompleta. Per fortuna poi a metterci una pezza ci avevano pensato il sindaco, Mario Landriscina, e l’amministratore delegato Michael Gandler che insieme a un nuovo campo in sintetico avevano raggiunto anche l’intesa per prorogare fino al 2033 il contratto di affitto dello stadio in scadenza nel 2021. Sembra tutto fatto, ma proprio perché di mezzo c’è il Sinigaglia non bisogna dare nulla per scontato e infatti la brutta sorpresa è arrivata, questa volta da parte della società che ha deciso di rimandare i lavori sul campo all’anno prossimo. Una scelta inspiegabile che non è stata presa per niente bene dalle parti di Palazzo Cernezzi, dove già nelle scorse settimane si erano fatte sentire le opposizioni che avevano accusato sindaco e maggioranza di aver "svenduto lo stadio" alla società in cambio di "semplici promesse". Senza un progetto e soprattutto senza lavori sul campo il rischio è che salti anche la proroga della concessione che ormai i tifosi davano per fatta. Una doccia scozzese, l’ennesima, sulla società che proprio in questi giorni ha ripreso gli allenamenti.

Ro.Can.