MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Musica jazz ad alta quota. Sette concerti nei rifugi

Marco Pasinetti percorrerà fino a domenica il sentiero delle Orobie Orientali. Strumenti in spalla e novanta chilometri a piedi per unire le due passioni.

Marco Pasinetti percorrerà fino a domenica il sentiero delle Orobie Orientali. Strumenti in spalla e novanta chilometri a piedi per unire le due passioni.

Marco Pasinetti percorrerà fino a domenica il sentiero delle Orobie Orientali. Strumenti in spalla e novanta chilometri a piedi per unire le due passioni.

Portare la sua musica sul sentiero delle Orobie Orientali. Sette concerti, in sette giorni, in sette rifugi delle Orobie. È l’affascinante impresa che attende il musicista bergamasco Marco Pasinetti, classe 1986, originario di Casazza, jazzista affermato, che da ieri a domenica percorrerà 90 km a piedi, in solitaria, con amplificatore e chitarra elettrica nello zaino. Il percorso a tappe in quota che attende Pasinetti è stato chiamato “Sonorobie“, un itinerario tra le montagna delle valli bergamasche, sotto i “giganti“ delle Orobie, tra pizzo Redorta e pizzo Coca, con una media di 2.100 metri di quota. Il punto più alto è Ol Simal a 2.700 metri di altitudine. Pasinetti percorrerà il “Sentiero“ nel verso opposto a quello classico: è partito ieri dallo spettacolare ambiente dolomitico della conca della Presolana (rifugio albani), poi attraverserà la val di Scalve per approdare in alta Valle seriana (rifugi Curò, Coca e Brunone) e dirigersi infine verso l’alta Valle Brembana (rifugi Longo, Laghi Gemelli) e concludere il suo tour tra le vette domenica al rifugio Alpe Corta, nell’ambiente calcareo della Val Canale. Tutti i concerti saranno a ingresso gratuito e avranno luogo intorno alle 18,30, in modo da consentire la discesa a valle a chi non volesse fermarsi in rifugio per la notte.

"Suonerò quasi esclusivamente mie composizioni – spiega Pasinetti –. È stata l’occasione per affinare il mio repertorio da solista". Un tour così strutturato rappresenta una prima assoluta per il musicista bergamasco, che però ha già suonato in diversi rifugi negli scorsi anni. "Sono sempre stato appassionato di montagna – rivela –. Mio padre mi portava nei rifugi da bambino, poi da adolescente ho un po’ rinnegato questa passione, che è tornata da adulto. Oggi ho deciso di vivere in un ambiente montano, sul Misma, e con la mia compagna giriamo spesso le Orobie. Non mi spaventa tanto la lunghezza del percorso, ma la sfida vera sarà portarsi in spalla tutti gli strumenti. Ho cercato una chitarra smontabile e un amplificatore che fosse non ingombrante, ma sufficientemente potente per un concerto in solo. Nei giorni scorsi mi sono allenato ad andare a camminare con 25 chili sulle spalle".