PAOLA PIOPPI
Cronaca

Tragedia sul Monte Bianco, Erba piange il 19enne Elia Baraldi

Il giovane è stato colpito da un masso sulla via del bivacco in vetta

Elia Baraldi, aveva 19 anni

Erba (Como), 6 agosto 2019 - Era arrivato per primo sulla cresta, pronto a scendere dalla vetta del Monte Bianco lungo il sentiero, la via ormai più facile. La tragedia che ha spezzato la vita di Elia Baraldi, rocciatore di 19 anni di Erba, si è consumata in un attimo: il tempo della caduta di un sasso, che lo ha colpito e spinto lungo la scarpata. Non c’è stato scampo per lui, che pochi attimi prima si era slegato dalla cordata con cui la mattina di domenica aveva affrontato la salita.

Con lui c'era un compagno di escursioni, un ventisettenne di Caslino d’Erba, ma i due amici si erano divisi: facevano parte di un gruppo con altri scalatori, tutti partiti la mattina per raggiungere la vetta, percorrendo il Pilastro Rosso, nella zona della Cresta del Brouillard, a 4.600 metri di altezza. Il gruppo ha formato due cordate, che hanno seguito due differenti vie: il ventisettenne con alcuni escursionisti, ed Elia con altri due o tre. Sono stati loro i primi a raggiungere la cresta sulla quale i due gruppi di sarebbero nuovamente uniti, domenica pomeriggio, con l’intenzione di percorrerla insieme e poi scendere. Pare che fossero arrivati addirittura un paio d’ore prima degli altri, e si erano avviati verso il bivacco. Ma qui, mentre procedevano e attendevano il secondo gruppo, Elia sarebbe stato colpito da un sasso che si è staccato sopra di lui, e che lo ha fatto cadere lungo la scarpata laterale. Non era più in cordata, avendo ormai raggiunto un tratto in cui non era necessario rimanere in sicurezza: in quel caso, la tragedia avrebbe potuto coinvolgere anche gli scalatori. Che invece gli erano accanto, e che lo hanno visto cadere nel canale.

A quel punto sono partite le richieste di soccorso, ma nel frattempo le condizioni meteo si erano guastate. Partiti con il sole, gli escursionisti si sono trovati man mano a dover fare i conti con un peggioramento, fino a scendere mentre nevicava. I soccorritori non sono riusciti a raggiungerli: Elia è stato individuato e recuperato domenica notte, mentre i compagni di salita sono dovuti scendere a piedi, tra cui il ventisettenne che era con Elia, diretti verso il versante francese, finché hanno raggiunto il rifugio del Goute, e sono stati assistiti dalla gendarmeria francese.

Per quando giovanissimo, Elia Baraldi era un esperto rocciatore: aveva fatto sua una passione di famiglia, si allenava di continuo con il gruppo di amici erbesi, tutti legati dalla stessa voglia di vivere la montagna. Quest’anno aveva terminato le scuole superiori, il Liceo Musicale, perché la musica, soprattutto punk ed elettronica, era l’altra sua grande passione.