Caccia al maniaco dell'autobus Lecco-Como: ecco la sua descrizione

Aumentano i controlli sulla linea che collega Como a Lecco dopo le denunce di donne vittime del molestatore

C'è anche un identikit del maniaco che colpisce sull'autobus C40

C'è anche un identikit del maniaco che colpisce sull'autobus C40

Como - Sale sull’autobus diretto a Como di buonora e si confonde con gli altri passeggeri diretti a scuola o al lavoro, peccato che il suo unico scopo sia quello di molestare le donne, spesso con apprezzamenti spinti e frasi sgradevoli, spingendosi addirittura a toccare o strusciarsi contro le sue vittime.

Insomma un vero e proprio incubo il "maniaco della C40" la linea che collega Lecco con Como passando per Erba, una tra le più importanti in termini di corse e passeggeri dell’azienda di trasporti che invita tutte le donne che hanno subito violenza a farsi avanti e denunciare. Finora si sono rivolte agli uffici dell’azienda e poi ai carabinieri in 5, tra di loro diverse studentesse che hanno anche fornito un identikit del molestatore.

Si tratterebbe di un uomo di mezza età che con la scusa di sedersi prenderebbe di mira le ragazze e le donne che viaggiano da sole. Il maniaco agisce quasi sempre nello stesso modo, si siede accanto alla sua vittima e poi inizia attacca bottone in maniera apparentemente innocua, salvo farsi sempre più insistente e morboso.

Alcune donne hanno provato a farlo smettere, ma lui si è fatto esplicito e poi in qualche caso avrebbe anche cercato di avere un contatto fisico, salvo poi scendere alla prima fermata del tutto inosservato approfittando dello stato di choc della propria vittima.

Asf ha cercato fin dall’inizio di correre ai ripari cercando di intensificare i propri controlli, ma finora il molestatore è riuscito a farla franca. Da qui la richiesta alle donne che hanno subito violenza di farsi avanti e denunciare quanto accaduto, in maniera tale da poter contribuire con le loro testimonianze a permettere di identificare e fermare l’uomo. Anche i carabinieri di Como sono al lavoro e hanno acquisito le immagini delle telecamere di sicurezza, poste all’ingresso degli autobus, per cercare di individuare il maniaco.