PAOLA PIOPPI
Cronaca

Migrazioni illegali senza sosta: 1.463 i respinti in un mese. La linea di confine con la Svizzera resta un “punto caldo”

Già 168 i passatori scoperti da inizio anno. Un punto costante di osservazione sono le analisi della Segreteria di Stato della Confederazione

Migrazioni illegali senza sosta. Siriani e afghani, fuga continua: 1.463 i respinti in un mese

Uno dei passaggi utilizzati dai migranti per transitare dall’Italia alla Svizzera La frontiera comasca e il confine con il Ticino rappresentano un punto “caldo”

Como – Crescono leggermente i transiti irregolari di persone registrati a luglio, ma rimangono comunque inferiori a quelli dello stesso periodo dello scorso anno. Le migrazioni irregolari verso nord, anche se silenziose e apparentemente invisibili, non cessano. Un flusso continuo che subisce lievi variazioni in base alla momentanea predominanza dei luoghi di partenza, delle condizioni meteo e della disponibilità di chi fornisce supporto logistico. Le criticità che hanno caratterizzato i momenti di esodo più massicci, da qualche tempo sembrano essere passate, ma il cammino di migliaia id persone ogni giorno non si arresta.

La frontiera comasca e, più in generale, il confine con la Svizzera, rappresenta un punto nevralgico di passaggio, dove il monitoraggio dei transiti illegali, per quanto sia possibile intercettarli, costituisce ancora oggi un forte indicatore della situazione più generale. Un punto costante di osservazione sono le analisi della Segreteria di Stato svizzera della migrazione, che si basa sulle informazioni fornite dall’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini, che a sua volta intrattiene intensi scambi con le autorità partner svizzere ed estere.

I passaggi irregolari, anche in quest’ultimo periodo, hanno continuato a verificarsi principalmente al confine meridionale tra le zone di Como e Varese e il Canton Ticino, dove sono aumentati rispetto a giugno: luglio 1463 rispetto ai 975 di giugno. La maggior parte dei migranti entrati in modo irregolare in Svizzera nel mese di luglio era nuovamente di nazionalità siriana, dopo una temporanea tregua che aveva lasciato spazio ad altre nazionalità, tra cui afghana. Le cifre relative alle sospette attività di passatore sono invece praticamente identiche a quelle di giugno, circa 26, per un totale di 168 di quest’anno contro i 235 scoperti da gennaio a luglio 2023. Infine le cifre relative alle consegne alle autorità estere sono inferiori. Nei primi sette mesi dell’anno sono infatti state 2319, mentre lo scorso anno erano 3654, per arrivare a fine anno con un totale di 7614, che difficilmente verrà eguagliato a fine 2024.