Menaggio, in libertà i 3 giovani accusati di violenza sessuale. "Non ci sono prove certe"

Il gip di Como: "Versioni convergenti e plausibili da parte degli indagati"

Il carcere del Bassone

Il carcere del Bassone

Menaggio (Como) 3 settembre 2018 - Il gip di Como Carlo Cecchetti, non ha convalidato i fermi dei tre giovani accusati di violenza sessuale nei confronti di due diciassettenni. Al termine dell’interrogatorio che si è svolto questa mattina, Nicholas Pedrotti e Zinabu Muratore, 22 anni, Nicholas Pedrotti, 22 anni, di Chiesa in Valmalenco, e il ventunenne Emanuel Dedaj, sono stati rimessi n libertà. Il giudice ha ritenuto infatti che gli indagati, in sede di interrogatorio, “hanno compiutamente ricostruito i fatti con versioni complessivamente convergenti e, astrattamente, plausibili”, a fronte di dichiarazioni non convergenti delle due vittime, che costituiscono “l’unica fonte di prova a carico degli indagati”.

La riserva è stata sciolta nel pomeriggio. “Pienamente rispettando la decisione assunta dal Giudice per le indagini preliminari – comunica la Procura di Como- comunque non equiparabile ad una pronuncia di assoluzione, attesa la fase interlocutoria in cui è intervenuta, questo Ufficio si riserva di effettuare ulteriori approfondimenti investigativi”.  

Le due turiste minorenni avevano denunciato ai carabinieri di essere state "agganciate" dai quattro giovani nella notte tra l'8 e il 9 agosto scorsi, e di essere state portate invece che nel loro alloggio, nella spiaggia del lido di Menaggio, in quel momento deserta. Una delle due ha denunciato di essere stata violentata dall'italiano e dall'albanese, l'altra di avere subìto molestie da parte del moldavo. Marginale sarebbe invece il ruolo del quarto indagato, il giovane etiope, che avrebbe soltanto guidato l'auto. Gli indagati da parte loro hanno sempre negato ogni addebito, sostenendo che gli unici atti sessuali non consenzienti sarebbero stati compiuti dal giovane moldavo, sparito dall'Italia pochi giorni più tardi.