
La chiesetta è molto conosciuta e richiama tanti visitatori
Lurago d'Erba, 22 dicembre 2016 - Nelle caselle postali dei luraghesi un bigliettino di auguri, firmato dall’amministrazione comunale, con al centro la chiesetta della Madonnina di Pomelasca. Tanto è bastato a dare il via al tormentone natalizio: cotanta bellezza è di Lurago o di Inverigo? La scelta dell’immagine, infatti, ha fatto sorridere gli inverighesi e sobbalzare mezzo paese: «Oh sindaco, con tutte le meraviglie nostrane, perché scomodare il simbolo dei vicini di casa?». D’altronde quella chiesetta rossa che spicca fra collinette che danno un tocco di toscanità alla zona ha fatto già da sfondo a quadri, biglietti, magneti e souvenir, ma la scritta ai piedi recitava sempre e solo «Inverigo». A rendere famosa la tenuta ci ha pensato pure la tv: è set per spot pubblicitari e per la fiction «Una grande famiglia» della Rai. E, nonostante lo scivolone nelle ultime puntate (in una battuta il paese è stato battezzato come il «buco del c. de mondo» aprendo un contenzioso legale) gli spettatori continuano a citarla fra le prove: «Vedete che è d’Inverigo? Lo dice pure la Sandrelli».
Lo dicono i saggi del paese, i giovani sono pronti a metterci la mano sul fuoco. Solo il parroco don Costante Cereda è più cauto: «In realtà mi hanno detto che è di Lurago, però provate a chiedere in Comune». Il sindaco Giorgio Ape sorride alla domanda e chiede in aiuto le carte: «La abbiamo sempre considerata di Inverigo perché è di proprietà dei Sormani, ma mi sa che è proprio di Lurago. Verifico subito». È il sindaco luraghese, Federico Bassani, a svelare il mistero e a consegnare la vera sorpresa di Natale ai suoi concittadini: «La chiesetta di Pomelasca è sul territorio di Lurago d’Erba. In realtà Inverigo l’ha sempre usata indebitamente non chiedendoci il permesso», strizza l’occhio, mostrando la mappa ai più scettici. «Tutti pensano che il confine fra i due paesi sia dato dalle ferrovie ma è segnato dalla stradina che passa davanti alle cascine e a Villa Sormani». Insomma, diamo a Lurago quel che è di Lurago. Almeno a Natale. Ape è d’accordo: «Devo capitolare di fronte alla realtà: la cappella Sormani ricade nel territorio luraghese. È questa una delle ragioni per cui con l’amico Federico cominciamo a progettare la fusione dei nostri Comuni».