ROBERTO CANALI
Cronaca

Luna Park “appeso” al Tar: i giostrai impugnano il bando del Comune

Como, i giostrai fanno ricorso e non ci stanno: “Il sindaco ha ridotto gli spazi perché non vuole il luna park, non perché serva un parcheggio”

La protesta del marzo scorso: la fiera di Pasqua era saltata e anche quest’anno è a rischio

La protesta del marzo scorso: la fiera di Pasqua era saltata e anche quest’anno è a rischio

Como, 17 gennaio 2025 – In attesa delle giostre e degli autoscontri, per ora l’unico scontro tutto politico è quello tra i giostrai e l’amministrazione comunale di Como, da tempo ai ferri corti per i limiti che giunta e sindaco hanno imposto allo spazio un tempo riservato al luna park nella piana di Muggiò.

Già lo scorso anno la fiera di Pasqua era saltata per questo motivo e quest’anno potrebbe essere cancellata di nuovo, nonostante un bando pubblicato da Palazzo Cernezzi al quale, per ora, non si è presentato nessuno.

I giostrai infatti hanno deciso di impugnare il provvedimento al Tar, che si pronuncerà nell’udienza fissata il prossimo 4 febbraio, sulla loro richiesta di sospensiva della delibera. "Il Tar lo scorso ottobre aveva deciso che avrebbero dovuto esserci concessi tutti i 28mila metri quadrati dell’area – spiegano gli imprenditori –. Invece ora 12.500 metri quadrati vengono destinati alle giostre, 6mila a parcheggio per i visitatori e gli altri alle carovane e ai rimorchi. Il posteggio, però, non è mai stato una necessità in questi anni. Gli utenti possono parcheggiare al di fuori dell’area".

L’attacco

“Il sindaco ha ridotto gli spazi perché non vuole il luna park, non perché serva un parcheggio”, continuano i giostrai. “Non riteniamo giusto che vengano esclusi operatori storici che per decenni hanno portato a Muggiò attrazioni e divertimenti. Si tratta di un servizio offerto al pubblico e di un’attività lavorativa per le aziende. Nel programma elettorale il sindaco aveva detto che avrebbe voluto spostare il Luna Park, non escluderlo o ridurre l’area”.

Nel provvedimento dell’ottobre scorso il Tar aveva accolto il ricorso degli esercenti chiedendo a Palazzo Cernezzi di rivedere il proprio provvedimento alla luce delle loro rivendicazioni. Il risultato è che lo spazio per le giostre e i divertimenti è stato aumentato, ma è comunque molto lontano dalla totalità dell’ex Piazza d’Armi di Muggiò, che per oltre un secolo ha ospitato l’evento. Una soluzione, però, ritenuta insufficiente dagli oltre settanta esercenti, che hanno deciso di impugnare il provvedimento di fronte al tribunale amministrativo per far valere le proprie ragioni.