Lotta allo spaccio Speronano pantera ma finiscono in cella

Inseguimento da film da parte della Polizia con tre arresti

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Hanno tentato la fuga e speronato l’auto della polizia, andando incontro all’arresto. Hicham Mazaoui, marocchino di 27 anni e Albina Di Sibbio, 43 anni, domiciliati ad Asso, e Yacine Ahrate, anche lui marocchino, 25 anni di Lambrugo sono finiti in carcere con l’accusa di detenzione di droga ai fini di spaccio, per il possesso di 18 grammi di cocaina suddivisa in una trentina di dosi. I tre sono stati intercettati dalla polizia mercoledì sera a Proserpio, notati mentre uno di loro scendeva da un’auto con vetri oscurati, e velocemente scambiava qualcosa con un gruppetto di ragazzi.

I poliziotti della Squadra Mobile li hanno dunque seguiti, insospettiti da quanto era accaduto, decidendo di procedere a un controllo: ma quando a Canzo hanno mostrato la paletta per fermare l’auto, il conducente ha urtato la loro auto ed è scappato.

Durante l’inseguimento, i tre hanno lanciato dall’auto un marsupio, bloccatati poco dopo, nonostante un ulteriore speronamento della pattuglia. I due uomini, che hanno tentato di scappare a piedi, sono stati bloccati, anche dai poliziotti intervenuti in supporto, mentre la donna era rimasta in auto. All’interno del marsupio subito recuperato, è stata trovata la droga – che ora sarà sottoposta ad analisi per verificarne il principio attivo - assieme a 400 euro in banconote di piccolo taglio. Inoltre nella borsa della Di Sibbio, c’era un bilancino elettronico. All’interno dell’auto, c’era anche altri materiali ritenuti connessi allo spaccio di droga che gli viene attribuito, come involucri di plastica. È stata trovata inoltre documentazione che attesterebbe ulteriormente la gestione di una attività di smercio. I tre sono stati arrestati su disposizione del magistrato di turno della Procura di Como, Simona De Salvo, per la detenzione di droga in concorso, e il solo Mazaoui per la resistenza a pubblico ufficiale. Processati ieri mattina per direttissimo, sono stati trasferiti al Bassone dopo la convalida dell’arresto, e la concessione dei termini a difesa, in attesa del rinvio del processo.

Paola Pioppi