Lite tra vicini per i rumori finisce con sei fendenti

A Turate in via San Gerolamo resa dei conti nel cortile di una palazzina . Padre e figlio, 78 e 30 anni, accoltellano la coppia del piano di sopra

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di Paola Pioppi

La lite tra vicini di casa è scoppiata ieri poco dopo le 8.30, nel cortile, e si è conclusa drammaticamente: padre e figlio arrestati per tentato omicidio, un uomo finito in ospedale con gravissime ferite da coltello, la moglie anche lei ricoverata, seppure in condizioni meno gravi. A scatenare l’aggressione, sarebbero state le lamentele legate a questioni di difficile convivenza nello stesso stabile, una palazzina a tre piani di via San Gerolamo 4.

In particolare, l’insofferenza ai presunti disturbi e rumori tra due famiglie: da un lato Roberto Gorgone, 78 anni, e il figlio Antonino di 30, andati incontro all’arresto per tentato omicidio. Dall’altro la coppia che abita nell’appartamento al piano superiore, i coniugi Angelo Mescuglio di 37 anni, raggiunto alla schiena e al fianco da cinque coltellate, e la moglie Eliana La Spina, 39enne, anche lei ferita alla schiena da una coltellata ma con conseguenze meno gravi.

La discussione è iniziata davanti a numerosi testimoni, finché padre e figlio hanno estratto un coltellino svizzero, con cui hanno aggredito i vicini di casa. Chi dei due abbia colpito non è ancora chiaro, così come è in corso di verifica la testimonianza di un operaio, secondo il quale la lama sarebbe passata di mano tra i due aggressori mentre nel frattempo Mescuglio, colpito da cinque fendenti, si è accasciato a terra, circondato da una chiazza di sangue che diventava man mano più estesa, mentre venivano chiamati i soccorsi. L’uomo è stato trasportato in codice rosso al San Gerardo di Monza, operato d’urgenza e poi ricoverato in prognosi riservata. Anche la moglie è stata ferita, raggiunta da una coltellata al fianco, grave ma non da metterla in pericolo di vita.

Nel frattempo, mentre arrivavano i soccorritori del 118 e i carabinieri della Stazione di Turate, in via San Gerolamo la situazione è sfuggita di mano: una ventina di persone, parenti o amici delle vittime, hanno tentato di scagliarsi contro gli aggressori, fermati e portati in caserma dai carabinieri, che hanno anche identificato tutti i testimoni. Su disposizione del magistrato di turno della Procura di Como, Mariano Fadda, i due Gorgone sono stati arrestati per il tentato omicidio di Mescuglio e le lesioni gravi della moglie, e portati in carcere al Bassone. Ora sono in attesa di essere interrogati dal giudice, per rendere la loro versione. Intanto restano da ricostruire importanti dettagli, tra cui chi abbia colpito le due vittime, e se davvero si siano passati quel coltello che uno dei due portava in tasca, arrivando entrambi a ferire i vicini di casa.