Le nuove emergenze . C’è Psicologia della salute

La scuola di specializzazione è la prima della regione in un ateneo pubblico ll percorso di alta formazione è riservato a chi ha già conseguito la laurea.

Le nuove emergenze . C’è Psicologia della salute

Le nuove emergenze . C’è Psicologia della salute

Rispondere alle emergenze del momento e a una necessità che negli ultimi anni si è fatta sempre più impellente: la cura e la tutela della salute mentale che hanno raggiunto il cuore delle agende delle strutture sociosanitarie del territorio. Ma anche saper intercettare i bisogni futuri. Insomma, rafforzare i servizi che già esistono, per rispondere a una domanda di assistenza che si è fatta più robusta dai tempi della pandemia, soprattutto tra i ragazzi. È l’obiettivo della nuova scuola di specializzazione in "Psicologia della salute" dell’Università di Bergamo, che parte potendo vantare un primato importante: è la prima nell’ambito di un ateneo pubblico in Lombardia.

Il percorso di alta formazione è riservato a psicologi già laureati, dura quattro anni e abilita i giovani professionisti alla professione di psicoterapeuta. Le lezioni sono partite il 1 marzo per i primi 16 iscritti. "La nuova scuola - spiega il rettore dell’Università di Bergamo Sergio Cavalieri (foto) - si connota come uno dei gioielli nell’ambito dei percorsi di alta formazione dell’ateneo e costituisce un elemento di raccordo tra l’attuale modello formativo, le riforme attuate in ambito nazionale per la ristrutturazione delle lauree abilitanti e la necessità di nuove figure professionali, anche in relazione alla riforma sanitaria regionale che ha già previsto l’istituzione di Case della comunità, che avranno bisogno di professionisti psicologi, e che prevede a breve l’istituzione della figura degli psicologi delle cure primarie". È questo il contributo che vuole fornire l’Università degli studi cittadina, che pure manca di un dipartimento di Medicina.

"I nuovi specialisti - sottolinea la direttrice della scuola, Clara Mucci - saranno in grado di cogliere le domande e i bisogni psicologici delle persone, dei gruppi e delle comunità, con uno sguardo che non si limiterà a cercare l’origine del malessere, ma che si aprirà alla ricerca di una possibile via per il benessere individuale". "Siamo di fronte a nuovi assetti sociali, economici e demografici, e le competenze di cui abbiamo bisogno necessitano di aggiornamento e specializzazione, che sono frutto di progettualità condivise" afferma Marcella Messina, presidente del Collegio dei sindaci. Michele Andreucci