Paola Pioppi
Cronaca

Como e il lavoro nero: scoperti oltre 800 irregolari

Diffusi i dati 2014 della Direzione distrettuale del Lavoro: commercio e turismo i settori nel mirino

Il maresciallo Vincenzo Tiralongo e Giuseppe Vadalà

Como, 17 febbraio 2015 - L'irregolarità lavorativa e il mancato rispetto di normative e obblighi contrattuali, si annidano soprattutto nei settori del commercio e turismo, nei pubblici esercizi e nell’edilizia. È la fotografia che emerge dalle 1132 ispezioni svolte nel 2014 dalla Direzione Territoriale del Lavoro di Como, assieme ai carabinieri del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro. Di questi, 875 sono stati fatti dal Servizio Ispezione Lavoro, 257 dal Nucleo Carabiniri, che lavora in stretto coordinamento e sinergia. Numeri che vedono un leggero incremento – 123 verifiche in più rispetto al 2013 – dovuto tuttavia all’introduzione dell’accesso breve, vale a dire un controllo finalizzato solo a verificare la presenza di lavoro nero o irregolare, senza approfondire altri aspetti delle condizioni contrattuali.

Complessivamente sono state verificate 2.985 posizioni lavorative, che hanno portato a scovare 804 lavoratori irregolari, di cui 204 in nero, vale a dire del tutto privi di contratto di lavoro. In 54 casi, le attività sono state sospese, quando il numero di lavoratori presenti, superava il 20 per cento dell’organico. Il numero più altro di lavoratori in nero, 93, riguarda i pubblici esercizi, seguiti dai 16 del commercio e dai 9 dell’edilizia.

«Le grosse irregolarità – spiega Alberto Gardina, direttore della Dtl – sono legate al terziario, e solo raramente alla grande industria. Andiamo dal locale pubblico che impiega personale senza contratto, fino al turismo o a situazioni come gli autolavaggi, oltre all’edilizia». Per questo motivo, 399 ispezioni si sono concentrate tra pubblici esercizi e settore turismo, 319 nell’edilizia, 124 nel commercio. La percentuale complessiva di irregolarità, è scesa dal 79 del 2013 a meno di 60 dello scorso anno, ma dovuta all’introduzione degli accessi brevi, e non a un effettivo miglioramento delle situazione contrattuale generale. In edilizia, tuttavia, le verifiche sono a tutto campo, e riguardano anche la sicurezza sui luoghi di lavoro e la gestione degli appalti.

«Un altro settore dove è frequente trovare irregolarità – prosegue Gardina – è il trasporto, dove operano presunte cooperative che di fatto non sono tali, perché non rispettano i requisiti». Le verifiche del 2014 si sono tradotte in sanzioni amministrative per oltre un milione e 120mila euro, e accertamenti finalizzati al recupero di contributi evasi per un milione e 400mila euro. sul fronte della sicurezza sul lavoro sono state denunciate 279 persone, sequestrati tre cantieri ed elevate ammende per oltre 300mila euro. La Direzione del Lavoro ha inoltre autorizzato 175 impianti di videosorveglianza in ambito lavorativo, e denunciato 38 datori di lavoro per violazione di questa normativa, che andrà tuttavia incontro a una modifica con l’applicazione del Jobs Act. Agli uffici di via Bellinzona, si sono inoltre rivolti 198 lavoratori per denunciare situazioni di irregolarità, che vengono rigorosamente tutelati, per evitare qualunque rischio di ripercussione.