Como, lanciano sassi dalla passerella: caccia a banda di ragazzini

Notati dai passanti mentre scagliavano pietre dal sovrappasso del parcheggio dell’Ippocastano

Il sovrappasso dell’Ippocastano

Il sovrappasso dell’Ippocastano

Como - Un gruppetto di ragazzi, forse minorenni o poco più, notato dai passanti lunedì pomeriggio mentre scagliavano sassi dal sovrappasso dell’Ippocastano. La chiamata al numero di emergenza, da parte di un uomo che ha assistito alla scena, è arrivata verso le 16.30 e subito una pattuglia della Squadra Volante è arrivata sul posto. Gli agenti hanno individuato alcuni ragazzini nel parcheggio, li hanno fermati e identificati, ma nessuno di loro è risultato aver preso parte a quella bravata. Dopo aver sentito la testimonianza dell’uomo che aveva chiamato, sono stati acquisiti i video di alcune telecamere le cui immagini, per quanto non di qualità eccezionale, hanno consentito di escludere che i ragazzini trovati in prossimità del sovrappasso fossero gli stessi che poco prima avevano gettato pietre.

Si trattava di un gruppo di giovani, circa cinque o sei, la cui età poteva essere compresa tra i 16 e 18 anni, che si erano riuniti sul sovrappasso e gettavano sassi verso il basso, dove la gente cammina a piedi e rischiava di essere colpita, mentre percorreva il collegamento che costeggia il parcheggio dell’Ippocastano, accanto alla ferrovia. Il sovrappasso è collocato a un’altezza di alcuni metri, sufficiente a far guadagnare forza a un sasso anche di piccole dimensioni. Nessuno è stato ferito e il gruppo si è disperso all’arrivo della polizia, prima che le cose degenerassero.

Ma nel frattempo gli agenti, al loro arrivo, si sono avvicinati a un altro gruppetto di ragazzi, gli unici trovati in quel momento che stavano comunque cercando di allontanarsi, notando che uno di loro aveva gettato qualcosa oltre la recinzione: si trattava di uno spinello. Il quindicenne comasco, autore di quel gesto, è stato perquisito: nella tracolla aveva quasi 60 grammi di marijuana e nello zaino un tubo in ferro di una trentina di centimetri di lunghezza. È stato quindi portato in Questura e denunciato sia per il possesso di stupefacente ai fini di spaccio, che per il tubo, qualificato come oggetto atto a offendere. Sono inoltre stati identificati gli altri cinque minorenni che erano con lui. Ma nel frattempo, dalle immagini riprese dalle telecamere, si sta cercando di capire chi erano quelli del primo gruppo, che ha scatenato l’allarme tra i passanti.