ROBERTO CANALI
Cronaca

Lago di Como, il ritrovo dei vip dove curarsi è un lusso: medici e infermieri introvabili

All’Erba-Renaldi da tempo i concorsi indetti per sostituire i camici bianchi vanno deserti. Nonostante le rassicurazioni di Asst Lariana i cittadini protestano

Il direttore generale di Asst Lariana, Fabio Banfi

Il direttore generale di Asst Lariana, Fabio Banfi

Menaggio (Como) – Nonostante le rassicurazioni da parte di Regione e Asst Lariana continua a rimanere un nervo scoperto l’ospedale Erba-Renaldi di Menaggio, alle prese con tutte le difficoltà della sanità pubblica, acuite dalla peculiare posizione geografica che rendono poco appetibile a medici e infermieri trasferirsi a vivere in questa zona del lago di Como.

Nelle scorse settimane il comitato locale ha raccolto oltre 7.500 firme di residenti e turisti che chiedono di tornare a investire sulla struttura e, a stretto giro di posta, è arrivata la presa di posizione di Asst Lariana che ha ribadito, come già aveva fatto altre volte, di non avere alcuna intenzione di depotenziare il nosocomio. "L’indirizzo è quello di mantenere la linea per acuti e contestualmente promuovere lo sviluppo di servizi territoriali per affrontare al meglio l’emergenza della cronicità", ha rassicurato i sindaci del lago il direttore generale di Asst Lariana, Fabio Banfi.

L’azienda sanitaria ha investito sul Distretto del Medio Lario oltre 7 milioni di euro suddivisi tra interventi strutturali e ammodernamento tecnologico. In particolare nell’ospedale Erba-Renaldi sono aperti i cantieri per i lavori di adeguamento alla normativa antincendio, antisismica ed impiantistica, per un valore di 3 milioni di euro, che coinvolgono tutti i reparti e i servizi.

Nel corso dell’incontro è stata ribadita l’intenzione di potenziare i servizi di emergenza-urgenza, l’area internistica e l’attività specialistica ambulatoriale e sviluppare le reti di prossimità e dell’assistenza domiciliare. Il direttore generale ha ricordato come oltre al Pronto Soccorso, attivo sulle 24 ore, a Menaggio sia presente un’automedica di Areu il cui personale medico sarà a disposizione per eventuali emergenze ospedaliere, in aggiunta al personale del nosocomio.

In caso di necessità sarà possibile attivare anche un teleconsulto con il personale medico della centrale Soreu. Strutture e dotazioni sono una parte del problema, poi c’è il nodo del personale che non si trova.

"La Regione ha recentemente approvato all’unanimità una mia mozione - interviene il consigliere regione Dem, Angelo Orsenigo - che chiede incentivi per il personale medico deciso a lavorare nelle aree di confine come il lago di Como e come Menaggio. Ora è dovere di Regione Lombardia aprire il dialogo con il Governo perché questa mozione si concretizzi".