
Amara sorpresa
Laglio (Como), 15 agosto 2019 - Rischiano di venir rovinate dall’acqua le vacanze dei comaschi rimasti a casa a Ferragosto. Giove e Pluvio c’entrano solo in parte, a spaventare i comaschi sono le bollette di Como Acqua in arrivo in questi giorni nelle cassette delle lettere di oltre 200mila utenti e per la maggior parte di loro è stato un gran brutto colpo. I costi infatti nella maggior parte dei casi sono raddoppiati rispetto a quelli applicati dai vecchi gestori. «Le differenze sono significative – spiega il sindaco di Laglio, Roberto Pozzi che si è messo a fare i conti in tasca a Como Acqua per conto dei suoi concittadini – Per una famiglia che ha un consumo medio di 75 metri cubi il costo in bolletta passa da 49 a 86 euro. Per chi ha un’utenza di tipo commerciale, come i bar e i ristoranti, e consuma 755 metri cubi si passa da 553 a 1.219 euro. Per chi ha una villa con piscina che risulta seconda casa al catasto e consuma 1.290 metri cubi di acqua il conto da pagare da 1.012 euro lievita fino a 2.463 euro. È la Provincia di Como, attraverso l’Ufficio d’Ambito a determina le tariffe, previo parere della conferenza dei Comuni. La decisione è stata presa a maggio dell’anno scorso quando venne approvata la proposta di aggiornamento del piano tariffario che trova in questa bolletta la sua prima applicazione».
A spiegare nel dettaglio la nuova politica tariffaria è la stessa Como Acqua che entro fine anno si prepara ad emettere a suo nome anche le bollette. «Per adeguarsi al nuovo sistema tariffario, uniformato a livello nazionale, è stata modificata la fascia agevolata prevista per le utenze domestiche residenti – si spiega in una lettera che è allegata alla bolletta - Tale operazione comporterà una riduzione dei costi per i nuclei famigliari più numerosi, grazie all’introduzione del principio del consumo pro-capite, che prevede una quota agevolata di 18,25 metri cubi annui a persona. Per gli utenti che non hanno ancora comunicato il numero del proprio nucleo famigliare, è stato applicata una quota di 55 metri cubi corrispondente a 3 persone.
È stato introdotto un nuovo uso domestico riservato alle utenze non residenti, la quota fissa viene ora suddivisa nelle tre componenti di acquedotto, fognatura e depurazione, e addebitata in base al servizio fruito. Per quanto riguarda le utenze commerciali, artigianali e industriali, il minimo impegnato non viene più applicato e la tariffa addebitata è relativa al solo volume consumato». Insieme alla bolletta da pagare agli utenti è stato spedito anche un questionario con richiesta di informazioni sul nucleo familiare per la tipologia di immobile, così da consentire all’azienda di applicare la tariffa corretta.