
Il viceministro Bignami ha annunciato il blocco almeno fino al nuovo anno. Colpa della contaminazione dei terreni escavati che devono essere trattati.
Non riprenderanno sicuramente fino a gennaio i lavori della Variante Tremezzina, già in forte ritardo per le difficoltà riscontrate nelle operazioni di scavo, legate in particolare allo smaltimento del materiale estratto, contaminato da idrocarburi e arsenico. I ritardi hanno fatto lievitare i costi di cantiere che supereranno, in maniera significativa, i 400 milioni preventivati all’affido dell’opera. "La presenza di idrocarburi pesanti, arsenico e metalli rende necessario un trattamento e un conferimento speciale per i materiali provenienti dagli scavi – ha risposto in Commissione Ambiente e Lavori pubblici, alla mozione presentata dalla parlamentare Pd Chiara Braga, il viceministro Galeazzo Bignami –. L’intervento del Collegio consultivo tecnico si rende necessario per ridurre l’insorgenza di contenziosi e assicurare la piena operatività dei cantieri". Una risposta ritenuta insoddisfacente dalla parlamentare del Pd. "Le aspettative dei rappresentanti del territorio e delle categorie economiche e sociali sono state deluse, a causa della mancanza di un impegno concreto da parte del Governo. Si evidenzia l’insufficienza di un mero monitoraggio, in considerazione dello stallo dei lavori aggravato dall’indagine giudiziaria che coinvolge funzionari di Anas in merito alle operazioni di appalto dei lavori relativi anche alla variante. L’assenza di certezze sull’avanzamento lavori sta arrecando un grave danno al territorio. L’autorizzazione all’impiego dei movieri è riduttiva, occorre un intervento diretto e più incisivo da parte del ministro delle infrastrutture".
In particolare si chiede di accettare il suggerimento dei sindaci e convocare un tavolo tecnico, in grado di svolgere un ruolo di regia sul cantiere, condividere le informazioni e fornire indicazioni utili alla ripresa dei lavori. "Non posso pensare – conclude la deputata comasca – che Salvini sia cosi preso a occuparsi del Ponte sullo Stretto da non trovare il tempo di rispondere alla richiesta dei sindaci del lago ed esercitare il ruolo istituzionale che gli compete per costruire una soluzione che porti alla ripresa dei lavori della variante. Faccio un appello al Ministro e agli esponenti del centrodestra del territorio. Sulla variante della Tremezzina lavoriamo insieme come in passato".