La ripresa c’è ma è troppo timida Previste 244mila assunzioni

In Lombardia sono inferiori rispetto a quelle dei primi mesi dell’anno con un calo del 4,3% in controtendenza rispetto all’andamento nazionale che registra un aumento del 19,1%. Vola solo il turismo

di Roberto Canali

Ripresa sì, ma non troppo. Saranno oltre 244mila le assunzioni previste nel secondo trimestre in Lombardia, un numero significativo ma inferiore del 4,3% rispetto a quello registrato nei primi mesi del 2022, in controtendenza rispetto all’andamento nazionale che registra un +19,1%. A pesare sulle decisioni degli imprenditori, il cosiddetto “sentiment“ raccolto attraverso una serie di interviste mirate da Infocamere grazie a un’indagine Exlcelsior, sono le incertezze legate alla difficile situazione internazionale e soprattutto all’aumento del costo dell’energia, bilanciato nelle province a vocazione turistica dall’arrivo della bella stagione e dal ritorno degli stranieri. Nella nostra regione i nuovi posti di lavoro previsti nel 2° trimestre 2022 sono 244.360, ovvero -4,3% rispetto al 1° trimestre 2022, in aumento del +13,5% nei confronti del 2° trimestre 2021 a testimonianza che si è quasi tornati ai valori pre Covid (la differenza rispetto al 2° trimestre del 2019 è del -0,2 %). Rispetto al 1° trimestre 2022, tra le province lombarde, Sondrio, Bergamo e Brescia evidenziano crescite delle assunzioni previste (rispettivamente, +1.910, +610 e +290 unità, pari al +63,2%, +2,5% e +0,9%). In particolare per la provincia di Sondrio a far volare l’occupazione è il ritorno del turismo. Le imprese delle province di Como e di Lecco prevedono di effettuare complessivamente 18.250 nuovi ingressi, di cui 12.030 riferiti a Como e 6.220 a Lecco. Nel trimestre precedente il dato complessivo si era attestato a 17.880. Le nuove assunzioni sono concentrate nel territorio comasco (+3,2%), mentre le aziende lecchesi segnalano che la propria forza lavoro resterà invariata. A registrare le performance peggiori sono Milano, Monza Brianza e Varese (dove gli ingressi previsti scendono, rispettivamente, di 9.700, 1.600 e 1.150 unità). Sono in sostanziale tenuta le altre province: Lodi (-70 assunzioni), Cremona (-200) e Mantova (-620). Rispetto a aprile 2019, cresce la quota di assunzioni riservate a personale laureato pari al 20,5% del totale. Como e Lecco sono fanalini di coda in Lombardia con percentuali che si attestano rispettivamente al 12,5% e 11,7%. La classifica regionale è guidata da Milano (29%), seguita da Monza Brianza e Varese (rispettivamente 21% e 17%), fanno peggio Brescia, Mantova e Sondrio (rispettivamente 11,2%, 11,1% e 10%). Cresce anche il numero dei lavoratori per i quali non è richiesta nessuna formazione, la maggior parte dei quali verrà occupato come stagionale nel turismo e nell’agricoltura, le province dove la loro richiesta è maggiore sono Bergamo (34,7% del totale degli assunti), Brescia 38,8%, Cremona 37%, Lodi 37,7%, Mantova 36,9%, Pavia 36,7% e Sondrio 36,5% contro una percentuale lombarda del 31,6%.