FEDERICA PACELLA
Cronaca

La protesta dei trattori: "Noi poco valorizzati. Siamo delusi dall’Europa"

Brescia, 135 mezzi per l’iniziativa organizzata da “Riscatto agricolo“. Corteo dall’Ortomercato al palazzo della Regione, oggi si replica. .

La protesta dei trattori: "Noi poco valorizzati. Siamo delusi dall’Europa"

La protesta dei trattori: "Noi poco valorizzati. Siamo delusi dall’Europa"

Chiedono che venga corrisposto il giusto valore ai prodotti, che sia valorizzato il lavoro nei campi, non necessariamente con contributi, ma con la garanzia del giusto prezzo. E ce l’hanno soprattutto con l’Europa, a cui chiedono di modificare la politica agricola, di vietare l’importazione di prodotti da Paesi dove non sono in vigore gli stessi regolamenti previsti in Italia, di eliminare l’obbligo di non coltivare il 4% dei terreni, tema che in serata Coldiretti ha annunciato al centro della protesta di domani promossa a Bruxelles, di fronte al Parlamento europeo.

Ieri sono stati 135 i trattori arrivati a Brescia per la protesta di Riscatto agricolo, movimento che si dichiara apolitico, tanto da aver chiesto che fossero sventolate solo bandiere italiane. Sull’onda di quanto sta accadendo in Francia, ieri mattina sono arrivati nel piazzale dell’Ortomercato, per poi sfilare, nel pomeriggio, fino al palazzo della Regione, bloccando il traffico di via Orzinuovi, via Dalmazia e strade limitrofe per circa un’ora. Da ieri sera si sono trasferiti a San Polo, nei pressi del campo da rugby, dove sosteranno in presidio, anche se oggi pomeriggio è già previsto un nuovo corteo fino alla sede di Coldiretti Brescia.

"Le associazioni di categoria e i sindacati non hanno fatto abbastanza per tutelare l’agricoltura italiana – spiega Davide Pedrotti, di Asola con azienda a Remedello, referente per la manifestazione bresciana –. Protestiamo davanti a Coldiretti in quanto è la più grande. Solo Copagri ha fatto uscire un comunicato per darci un supporto, pur non sostenendo direttamente l’iniziativa. Ci ha fatto piacere".

La partecipazione non è stata però all’altezza delle aspettative, in una provincia come quella bresciana a forte vocazione agricola. "Guarda caso hanno fatto uscire il bollettino nitrati alle 16 di lunedì, aprendo gli spandimenti oggi (ieri per chi legge, ndr). Questo ci ha fatto perdere la presenza di almeno una cinquantina di trattori. Ma noi andiamo avanti . Non ce l’abbiamo tanto con il Governo, che si trova oggi a gestire quanto è stato deciso in Europa, ma chiediamo con forza che venga corrisposto il giusto valore dei nostri prodotti. Vogliamo un’agricoltura italiana rispettata, capita, valorizzata".