La ferrovia della Valmorea rinasce. Il turismo green in ferrociclo. Scatta il primo viaggio di prova

Solbiate con Cagno, Regione Lombardia sostiene il rilancio della linea dismessa con 10 milioni di euro .

Negli Stati Uniti e in Europa le cicloferrovie sono il mezzo più semplice e rapido per recuperare le ferrovie dismesse, continuando a sfruttare i binari con mezzi di trasporto più lenti mossi dalla forza delle braccia, pedalando o dall’energia solare.

L’occasione giusta di fare un po’ di sport all’aria aperta trasformando i vecchi tracciati in luoghi di divertimento. Potrebbe essere questo il futuro della storica ferrovia della Valmorea, fuori uso da decenni, dove ieri ha fatto la sua comparsa un ferrociclo, prototipo di un mezzo di trasporto a energia solare che potrebbe fare il suo debutto a giugno dell’anno prossimo. Si tratta del progetto a cui sta lavorando E-Vai, società del gruppo Fnm che gestisce i servizi di mobilità sostenibile. Ieri ai Molini del Trotto, tra Solbiate con Cagno in provincia di Como e Cantello in provincia di Varese, si è tenuto il primo viaggio di prova di un ferrociclo per verificare la fattibilità tecnica di una cicloferrovia sulla tratta Malnate – Valmorea. Hanno partecipato all’evento, tra gli altri, gli assessori regionali Franco Lucente con delega ai Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi responsabile delle Infrastrutture e Alessandro Fermi incaricato per Università e Ricerca. Insieme a loro il presidente di Ferrovienord Fulvio Caradonna, l’ad di E-Vai Giovanni Martino, il presidente della Federazione delle ferrovie turistiche Alberto Sgarbi e il presidente del Museo ferroviario piemontese Marco Pochettino. Si tratta del primo progetto di questo genere in Italia e si ispira a esperienze simili europee, (in Francia esistono oltre 70 cicloferrovie). Per la ferrovia Valmorea, la Regione ha previsto un investimento di 10 milioni. Roberto Canali