L’ agguato a colpi di machete: processo per tentato omicidio

Amine Banega il 14 dicembre aveva assalito un passeggero in stazione, forse per vendicare una precedente aggressione

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Aveva aggredito un uomo che stava aspettando il treno alla stazione di Locate Varesino, la sera del 14 dicembre dello scorso anno, colpendolo alla fronte con un machete. Un’aggressione senza apparente spiegazione, che ha portato ieri a processo Amine Banega, libico di 35 anni senza dimora fissa, arrestato il giorno stesso e accusato di tentato omicidio. Rintracciato subito dai carabinieri e arrestato, pochi giorni dopo era stato interrogato dal giudice, al quale aveva confermato di aver commesso ciò di cui era accusato, giustificandosi con un semplice "così", quando gli era stato chiesto il motivo. Aggiungendo poi di aver voluto vendicare una presunta aggressione subita alcuni giorni prima, ma senza aggiungere altri dettagli.

Ma prima di arrivare alla stazione e prendere di mira quel passeggero, straniero come lui, aveva incrociato un altro uomo davanti a un supermercato, gli aveva mostrato il machete e lo aveva minacciato di morte senza alcun motivo. Il ferito era stato trasportato all’ospedale di Tradate in codice giallo, ma poi le sue condizioni erano peggiorate, a causa delle ferita alla testa e del trauma cranico, che aveva imposto un suo trasferimento all’ospedale di Varese, in fin di vita. Sottoposto a intervento chirurgico, era rimasto diversi giorni in terapia intensiva, per poi affrontare un lento processo di recupero. Ieri il processo si è aperto davanti al Tribunale Collegiale di Como. Pa.Pi.