Investimento mortale . Il giovane si difende

Il processo aperto a giugno 2021 per l'omicidio stradale di Gaetano Banfi, avvenuto nel sottopassaggio di Camerlata, ha ascoltato la versione di Stefano Piccolo, accusato di omissione di soccorso. Il 34enne ha dichiarato di essere stato sotto shock e di non aver ritenuto importante dire alla polizia ogni dettaglio.

"Ho visto la sagoma nera a terra, quando mi sono allontanato ho temuto che fosse un cane. Io amo gli animali, e sono tornato indietro per capire se aveva bisogno di aiuto. Poi mi sono accorto che era una persona, sono andato ancora avanti per capire come chiedere aiuto e ho fatto un altro giro". Così ieri mattina, davanti al giudice di Como Valeria Costi, ha reso la sua versione Stefano Piccolo, 34 anni di Cassina Rizzardi, accusato di omicidio stradale e omissione di soccorso per la morte di Gaetano Banfi, avvenuta la notte del 20 ottobre 2019 nel sottopassaggio di via Clemente XII, a Camerlata. "Perché non ho dato subito questa spiegazione? – ha aggiunto – ero sotto choc, e al momento non ho ritenuto importante dire alla polizia ogni dettaglio". Il processo, aperto a giugno 2021 è andato incontro a lunghi ritardi.