
Alle 18.30 del 28 marzo 2019 lo scontro all’uscita dello scalo sulla tratta Milano-Asso di
Inverigo (Como), 17 settembre 2021 - A processo dibattimentale, a novembre del prossimo anno, andrà solo il macchinista, unico dei tre ad aver fatto una scelta diversa rispetto al patteggiamento. Fabio Vicidomini, 42 anni, che alla guida del treno che alle 18.30 del 28 marzo 2019, in uscita dalla stazione ferroviaria di Inverigo, si era scontrato frontalmente con il convoglio che stava entrando, aveva chiesto di essere ammesso al rito abbreviato condizionato all’audizione di una serie di testimoni. Ma ieri il gup di Como Carlo Cecchetti ha rigettato la richiesta disponendo il rinvio a giudizio. Sono invece stati formalizzati i patteggiamenti dei due coimputati che avevano ottenuto il parere favorevole del pubblico ministero Massimo Astori: il capotreno Giovanni Russo, 27 anni e l’allievo macchinista Federico Bonfadini, 26 anni: un anno e 3 mesi per il primo, 7 mesi per il secondo che ha risarcito il danno attraverso una copertura assicurativa. Erano accusati di disastro colposo e delle lesioni colpose riportate dai due unici passeggeri che hanno sporto querela, che avevano riportato traumi a gambe e braccia con prognosi di 40 e 70 giorni. L’incidente era avvenuto a bassissima velocità, sulla tratta Milano-Asso di Trenord, causando il ferimento di 16 passeggeri, in buona parte con lesioni lievi, conseguenza di cadute all’interno delle carrozze. Al termine della ricostruzione svolta dalla Polfer, le indagini sono arrivate a ipotizzare un profilo di colpa per le tre figure che avrebbero dovuto garantire la sicurezza della manovra di entrata e uscita dalla stazione: il capotreno, il macchinista e l’allievo macchinista. L’imprudenza che gli è stata attribuita nelle imputazioni, è di aver rimesso in moto il convoglio con il semaforo rosso. Per la precisione, la ricostruzione a cui è giunta la Procura, li accusa di aver ignorato il segnale luminoso che indicava la “via impedita“ dando via libera alla ripartenza il primo, e mettendo in moto il convoglio gli altri due, come se il binario fosse a luce verde: finendo così contro il treno diretto ad Asso.