Inverigo, inaugurata la diga delle Fornaci

Difenderà Monza e Milano dalle esondazioni del Lambro

La nuova diga delle Fornaci

La nuova diga delle Fornaci

Inverigo (Como), 15 ottobre 2018 – La prima linea di difesa di Monza contro il Lambro si trova a Inverigo. E’ stata inaugurata oggi pomeriggio, lunedì, a Inverigo appunto, la diga delle Fornaci, la nuova opera idraulica a difesa della Valle del Lambro per scongiurare il pericolo di inondazione del Lambro. Il progetto è stato finanziato da Regione Lombardia, e coinvolge le tre province del Parco Valle Lambro, cioè di Como, Lecco e Monza e Brianza. Alla cerimonia di inaugurazione ha partecipato il vicepresidente regionale e assessore per la Ricerca, Innovazione, Università, Export e Internazionalizzazione Fabrizio Sala, l'assessore a Territorio e Protezione Civile Pietro Foroni, il consigliere regionale Alessandro Corbetta e i sindaci e gli amministratori comunali di Inverigo, Veduggio con Colzano, Nibionno, Anzano del Parco, Arosio, Besana Brianza, Briosco, Erba, Merone, Monguzzo e Verano Brianza. I NUMERI – La Diga delle Fornaci è una traversa fluviale in grado di regolare le portate del fiume in occasione delle piene più significative del Lambro. E' stata progettata per lavorare insieme al Cavo Diotti ed alla Cava di Brenno ed è a queste complementare. Quando la portata del fiume Lambro supera i 63 metri cubi al secondo, le paratoie possono essere abbassate in modo da accumulare la parte eccedente della portata nel lago che temporaneamente si formerà a monte delle paratoie. Questo lago, di volume massimo pari a 950 mila metri cubi per una superficie di quasi 400mila metri quadrati, pari a quasi 60 campi di calcio, una volta passata la piena del fiume viene gradualmente svuotato attraverso l'apertura, sempre progressiva delle paratoie. A differenza del Cavo Diotti, che agisce preventivamente sulle piene del fiume, la diga delle Fornaci agisce direttamente sulle portate del fiume e quindi l'effetto sulle portate del Lambro è immediato e subito percepibile. I COSTI – In termini economici il progetto è stato finanziato complessivamente per 5,4 milioni di euro. Di questi 1,5 milioni sono stati spesi per la realizzazione dell'opera di regolazione delle portate e per tutti gli argini di protezione delle varie zone abitate poste in vicinanza dell'area di laminazione. La restante parte, 3,9 milioni, sono stati impiegati, insieme ad un altro milione di euro dell'Unione Europea e di Fondazione Cariplo, per la realizzazione di opere di compensazione ambientale nei comuni di Inverigo, Briosco, Veduggio con Colzano e Nibionno. Si tratta di un’opera strategica per la sicurezza dei cittadini delle province di Como, Lecco, Milano e Monza Brianza. Un progetto che il Parco Regionale della Valle del Lambro ha realizzato con il suo Drf (Dipartimento di riqualificazione fluviale) in 24 mesi. I lavori sono iniziati nel settembre 2016 per concludersi solo alcune settimane fa, nel settembre 2018. LA DIFESA IDRAULICA DELLA VALLE - Quando le previsioni del tempo indicano l’arrivo di intense perturbazioni nel bacino del Lambro, i tecnici del Parco iniziano a monitorare l’andamento del fiume e delle Bevere suoi affluenti. Quando il livello del fiume raggiunge livelli di attenzione viene attivata la diga di Pusiano per ridurre la portata del fiume Lambro. Se, per effetto soprattutto degli affluenti del fiume, il Lambro continua a crescere allora entra in funzione la diga delle Fornaci che, attraverso una chiusura parziale delle paratoie, forma un lago a monte dello sbarramento. Alla fine dell’evento, con un’apertura progressiva delle paratoie le acque del lago vengono poi rilasciate nel fiume Lambro in condizioni di sicurezza. Il progetto della diga delle Fornaci arriva a distanza di 2 anni dalla ristrutturazione nel 2016 del Cavo Diotti, la diga più antica d’Italia che regola le acque del Lago di Pusiano, la Diga delle Fornaci e la Cava di Brenno, del quale è pronto il progetto esecutivo con avvio dei lavori nel 2019, costituisce il sistema di difesa idraulica della Valle del Lambro che aumenta la sicurezza perché rende sempre meno probabili le piene del fiume Lambro che interessano i comuni brianzoli che si affacciano sul fiume e le città di Monza e Milano. I COMMENTI - “Un’opera strategica per il territorio della Brianza. Ora i Comuni della Valle del Lambro, Monza, la città Metropolitana e Milano non andranno più sott’acqua - spiega Eleonora Frigerio, presidente del Parco Valle Lambro –. Un progetto di estrema importanza portato avanti a quattro mani da Regione e il Parco: aver affidato la realizzazione di questo piano ad un Parco Regionale ha voluto dire attenzione al territorio, attenzione al paesaggio, ha voluto dire realizzare un’area di laminazione attraverso una pista ciclopedonale con un impatto ambientale molto limitato. Sono particolarmente felice oggi inauguriamo quest’opera prima della stagione delle piogge perché il mese di novembre potrebbe essere un mese difficile”. “Questo è la seconda opera di laminazione sul Fiume Lambro realizzata con i fondi regionali dal Parco Regionale della Valle del Lambro che per questi progetti diventa ente attuatore per Regione Lombardia – conclude la presidente Frigerio - E’ particolarmente importante perché l’area dove è stata realizzata la nuova Diga è un’area che già in passato il Pai, il Piano di assesto Idrogeologico, identificava come area di esondazione”. “L’intervento della diga delle Fornaci prevede un sistema di paratoie in linea, direttamente sul fiume, che possano cogliere il picco della piena e trattenere l’acqua a monte rispetto agli abitati. E’ il secondo step, dopo la ristrutturazione del Cavo Diotti, la diga più antica d’Italia, sul Lago di Pusiano nel 2016 – conclude Eleonora Frigerio -. L’ultima parte del progetto sarà la Cava di Brenno in provincia di Lecco: si porterà l’acqua all’interno della miniera che solo con la fine dell’emergenza verrà poi fatta defluire. “La capacità di lavorare assieme per risolvere i problemi dei cittadini è la soluzione giusta - aggiunge il vicepresidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala -. Regione e amministratori locali devono lavorare a stretto contatto, con coraggio, per spiegare l'opera. Un intervento molto importante per la sicurezza del territorio e dei cittadini e di questo la popolazione ha preso coscienza, apprezzandone il valore”. “L’opera inaugurata oggi dimostra l’attenzione che Regione Lombardia pone alle politiche di prevenzione dei rischi sul territorio, agendo sia con interventi strutturali come questo, sia mediante le politiche di riduzione del consumo di suolo, di invarianza idraulica, di adeguamento della pianificazione urbanistica ai rischi presenti, di informazione e formazione per evitare inutili esposizioni della popolazione al rischio durante gli eventi meteorologici intensi e alle piene di corsi d’acqua come il Lambro – illustra l'assessore regionale Pietro Foroni – . Voglio infine rivolgere un ringraziamento particolare al Parco Valle Lambro, esempio quasi unico di parco regionale il cui territorio si sviluppa lungo un fiume. Dotato di una struttura organizzativa specificamente dedicata alla sicurezza idrogeologica del territorio, il Parco lavora sovente come stazione appaltante di Regione Lombardia gestendo altresì le opere realizzate, in sinergia con gli uffici del mio Assessorato e con Aipo. Un ringraziamento anche per il ruolo di coordinamento e mediazione che il Parco svolge con i Comuni e con le associazioni del territorio brianteo”.