PAOLA PIOPPI
Cronaca

Schianto sull’autostrada A9, bambino di 11 anni lotta per la vita: le sue condizioni sono peggiorate

Ferito gravemente nello schianto a Fino Mornasco. L’impegno dei medici dell’ospedale Papa Giovanni di Bergamo

Le automobili dopo lo schianto avvenuto venerdì mattina alle 8.30 sull’autostrada. Gravissime le conseguenze

Le automobili dopo lo schianto avvenuto venerdì mattina alle 8.30 sull’autostrada. Gravissime le conseguenze

Fino Mornasco (Como) – Sono sempre più gravi le condizioni di bimbo di 11 anni, rimasto ferito nell’incidente avvenuto venerdì mattina alle 8.30 sulla A9. I medici dell’ospedale Papa Giovanni di Bergamo, dove il bimbo è stato trasportato in elisoccorso, temono che le speranze di poterlo salvare siano ormai ridotte al minimo. Ieri sono state trasferite a Bergamo anche la madre e la sorella del piccolo, 39 e 16 anni, che erano ricoverate al Sant’Anna anche loro con gravi ferite, la cui prognosi è tuttora riservata, ma che non sono in pericolo di vita. Hanno raggiunto il padre, 40 anni, rimasto anche lui ferito ma in modo lieve, che fin da subito ha chiesto di poter seguire il bimbo.

Nel frattempo la polizia stradale di Busto Arsizio ha ricostruito la dinamica esatta dell’incidente. La famiglia del bimbo, moldavi con passaporto rumeno, residenti a Enghien in Belgio, viaggiava su una Mercedes guidata dal padre, in direzione Milano, ma in realtà diretti verso Como. Davanti al loro c’era l’auto con lo zio del bimbo e i suoi familiari. Entrambi i conducenti hanno superato l’uscita di Fino Mornasco, che era chiusa: anziché raggiungere lo svincolo successivo, hanno deciso di approfittare del momentaneo cambio di viabilità predisposto in occasione della festività svizzera, quando le corsie di transito verso nord sono passate da tre a quattro, riducendo a due quelle in direzione sud.

Le due auto hanno accostato sulla corsia di emergenza, poi hanno fatto inversione attraversando le due corsie di marcia verso Milano, per immettersi su quelle dirette e nord. Il primo ad avviarsi è stato lo zio, a cui la manovra è riuscita, ma poco dopo la Mercedes guidata dal quarantenne non ha fatto in tempo: è stata colpita in pieno nella fiancata, dall’auto che arrivava in quel momento, una Honda su cui viaggiava una coppia italiana, il cui conducente non ha potuto evitare l’impatto, sfondando la portiera posteriore. Un incidente la cui responsabilità è destinata a ricadere sul padre del bimbo, a causa di quella manovra azzardata, in cui non è riuscito a tenere conto delle auto in arrivo a una velocità che, in quel tratto, può raggiungere i 130 chilometri orari.