Il Primo Maggio del vescovo con i lavoratori dell’Ambrosini

Il vescovo di Bergamo celebrerà la Messa del 1 Maggio presso l'azienda Ambrosini di Brusaporto, sottolineando l'importanza del lavoro dignitoso per la partecipazione alla costruzione del bene comune. La celebrazione coinvolgerà lavoratori e comunità locale.

Il Primo Maggio del vescovo con i lavoratori dell’Ambrosini

Il Primo Maggio del vescovo con i lavoratori dell’Ambrosini

In mezzo ai lavoratori. Come da tradizione. Anche quest’anno il vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi, celebrerà la Messa del 1 Maggio nel contesto di una realtà produttiva del territorio. Alle 16 sarà nell’azienda Gruppo alimentare Ambrosini di Brusaporto, che negli anni da piccola realtà locale è diventata società leader del settore alimentare. La festività cade alla vigilia di una tornata elettorale importante. Alla luce di questa vicinanza temporale il messaggio dei Vescovi per la Festa di San Giuseppe lavoratore - dal titolo “Il lavoro per la partecipazione e la democrazia“ -diventa ancora più importante, per rilanciare il lavoro come strumento di partecipazione alla costruzione del bene comune. La celebrazione liturgica, quindi, non sarà semplicemente un passaggio celebrativo, ma, spiega don Cristiano Re, delegato vescovile per la Vita sociale e Mondialità, "un momento di cammino comune, di custodia e crescita di un lavoro liberato dall’alienazione e che edifica comunità. Il Primo Maggio pone al centro il lavoro dignitoso, che umanizza le persone, rendendole sempre più libere nel pensiero e nella vita, e sempre più uguali nei diritti e nei doveri. Un lavoro che partecipa attivamente al governo della città di tutti". A Brusaporto fervono i preparativi per la Messa del vescovo Francesco Beschi, che si terrà in uno spazio del Gruppo Alimentare Ambrosini (in via San Domenico 62/64), allestito per poter accogliere fino a 200 persone. "Siamo molto contenti che il vescovo abbia accettato il nostro invito", sottolinea Paolo Ambrosini, che con i fratelli Diego e Serena ha preso il timone dai genitori Carlo e Lucia, fondatori dell’azienda. Alla Messa sono stati invitati i lavoratori, i mondi istituzionali, amministrativi e associativi del territorio.