Il monte Saresano tiene sotto scacco il lago d’Iseo

Due milioni di metri cubi di terra e roccia rischiano di finire in acqua e provocar uno tsunami sulle sponde

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È attesa per i prossimi giorni la decisione definitiva di Regione Lombardia in merito alle esplosioni nella miniera Ca’ Bianca di Tavernola Bergamasca, attualmente sospese in via cautelativa. Le esplosioni sono state fermate dopo il terremoto del 18 dicembre con epicentro nella bergamasca, seguendo il consiglio degli esperti delle università Politecnico di Milano, di Firenze e della Bicocca. Il cementificio, ora Italsacci, è comunque aperto e conserva la sua concessione mineraria. Può estrarre dal suolo con metodologie diverse da quelle che utilizzano esplosivi, che potrebbero rendere meno stabili i due milioni di metri cubi pronti a staccarsi dal monte Saresano. Il rischio non è solo per l’abitato di Tavernola, la frana potrebbe infatti finire nel Sebino e creare un’onda anomala con conseguenze catastrofiche sia di ritorno sulla sponda bergamasca sia, soprattutto sulla sponda bresciana, a partire da Monte Isola. Giusto un anno fa la frana aveva iniziato ad accelerare, frenando solo nel mese di settembre. Presto l’area potrebbe essere dotata di ancoraggi mirati per frenare lo smottamento.

Milla Prandelli