REDAZIONE COMO

Il dono dell’Associazione Cuochi: 350 pasti per chi non ha una casa

E grazie agli Amici di Como un migliaio di famiglie in crisi avrà un pacco di alimentari

Se non potranno cucinare per i loro clienti, come prevede l’ultimo Dpcm del Governo che ha istituito la zona rossa per tutto il territorio nazionale, gli chef dell’Associazione provinciale Cuochi di Como prepareranno il pranzo di Natale e Santo Stefano per i senza fissa dimora.

"Per Natale abbiamo preparato un primo di verdure e una rollata di tacchino con contorni vari – spiegano i cappelli bianchi che hanno aderito all’invito dell’associazione Incontri e della Caritas – a Santo Stefano invece serviremo cosce di pollo in umido e pasta gratinata. I piatti sono già stati preparati nella cucina che ci ha messo a disposizione l’Enaip di via Dante. Cotti, abbattuti e messi sotto vuoto sono pronti per essere riscaldarli e serviti ai senza fissa dimora".

Alla fine sono stati 350 i coperti preparati dai cuochi di Como sempre in prima linea quando si tratta di fare del bene, come avevano fatto già la primavera scorsa, con 270 pasti caldi distribuiti il giorno di Pasqua dalla Caritas. Un modo per essere vicini ai senza fissa dimora che fanno riferimento al dormitorio di via Sirtori, che a Natale e Santo Stefano potranno sentirsi un po’ meno soli gustando i piatti che saranno loro distribuiti, ma dovranno consumare in maniera individuale, per rispettare le norme sul distanziamento sociale.

Grazie agli Amici di Como riceverà un pacco dono, contenente una trentina di prodotti alimentari, anche un migliaio di famiglie bisognose della diocesi. Una gara di solidarietà che ha coinvolto imprenditori, associazioni, aziende, volontari. L’obiettivo iniziale era quello di realizzare 500 pacchi dono, piano piano, il progetto è cresciuto e si è allargato fino a oltrepassare il traguardo dei mille.

Ro.Can.