
A breve Eslam sarà interrogato dal Gip per la convalida e per valutare eventuali misure cautelari
Lurago Marinone (Como) – L’accoltellamento di sabato sera non sarebbe sfociato da un casuale scontro tra un pedone che stava attraversando la strada e un automobilista, ma da attriti tra due persone che si conoscevano già.
La ricostruzione delle ultime ore, ha fatto emergere che accoltellatore e vittima si conoscevano già e c’erano già stati problemi. Sabato sera alle 21, in via Rusca, Mostafa Mohamed Ramadan Eslam, egiziano di 27 anni senza fissa dimora, avrebbe incrociato il gruppo di amici che stava attraversando sotto casa del ferito, due donne e tre uomini tra cui il trentatreenne anni di origine marocchina residente a Fenegrò, ma di fatto domiciliato dove è avvenuta l’aggressione. Eslam avrebbe quindi fatto finta di investirli per spaventarli, facendo scattare la loro reazione. A quel punto l’egiziano è sceso dall’auto impugnando un coltello a serramanico e ha sferrato cinque colpi alla vittima, tre dei quali lo hanno raggiunto alla coscia sfiorando e lesionando l’arteria femorale.
Nel frattempo gli amici sono intervenuti bloccandolo, mentre chiamavano la pattuglia dei carabinieri di Appiano Gentile arrivata in pochi attimi. Ma prima dell’arrivo dei militari, una donna di 38 anni residente a Lurago Marinone, era riuscita a lanciare verso Eslam una bottiglia, colpendolo alla testa e procurandogli una leggera ferita.
Quest’ultimo, aveva quindi preso dalla sua auto un’ascia e una catena, con cui stava minacciando tutti. I carabinieri lo hanno disarmato e bloccato, per poi arrestarlo, su disposizione del magistrato di turno della Procura di Como, Antonia Pavan, con le accuse di tentato omicidio, lesioni e minacce aggravate, oltre al porto di coltello.
Sotto sequestro sono finiti il coltello a serramanico che aveva in tasca, e tutti gli altri attrezzi utilizzati per minacciare il gruppo di amici. Il ferito era stato portato al Sant’Anna in codice rosso e subito operato per suturare la lesione dell’arteria, e poi ricoverato con prognosi riservata ma non in pericolo di vita. A breve Eslam sarà interrogato dal Gip per la convalida e per valutare eventuali misure cautelari, e potrà quindi rendere la sua versione di quanto accaduto e dei motivi della sua reazione.