Chiede aiuto al prossimo futuro sindaco di Como il Consorzio tassisti di Como che raccoglie 35 delle 45 licenze totali concesse. "Sempre più spesso però siamo lasciati soli a gestire il sevizio di trasporto su tutta la provincia – si lamentano i tassisti - Veniamo chiamati da Blevio, Torno, Pognana Lario, Cernobbio, Moltrasio, Laglio, Argegno e sempre più spesso anche da Tremezzo, Menaggio, Bellagio. Sono quasi tutti paesi dove il servizio taxi non esiste o è molto limitato. In questa situazione chi ne paga maggiormente le conseguenze sono i cittadini comaschi che hanno difficoltà a trovare un taxi per le esigenze più elementari come tornare a casa con pesanti borse dopo aver fatto la spesa, oppure per andare a fare gli esami in ospedale". In particolare i tassisti chiedono al Comune un’apertura sulle licenze stagionali e un adeguamento della tariffa comunale, magari inserendo sconti per disabili, anche attraverso una o due licenze speciali da poter gestire come auto sostitutive e attrezzate per effettuare corse con le persone in carrozzina. "Siamo orgogliosi di quello che abbiamo costruito in trent’anni - concludono - ma ci rendiamo conto sempre di più che la qualità dei servizi non può dipendere solo da noi".
CronacaIl Consorzio tassisti "Serve un’apertura sulle licenze stagionali"