Non è il lockdown la risposta giusta contro il Covid, almeno per gli imprenditori di Confartigianato Como, convinti che si possa convivere con il virus mettendo in atto tutti i protocolli di sicurezza. L’associazione di categoria ha organizzato un sondaggio tra i suoi associati e le risposte sono state inequivocabili: il 66% è convinto che i provvedimenti del Governo si riveleranno inefficaci e l’86,2% sarebbe per riaprire subito, mettendo in atto però tutti i protocolli di sicurezza. A pesare sulle loro risposte le conseguenze del lockdown della primavera scorsa quando il 35% ha denunciato perdite e il 40% l’esaurimento delle risorse finanziarie. "Gli artigiani sono gente pratica ma non incosciente – sottolinea Roberto Galli, presidente di Confartigianato Imprese Como - Hanno ben chiaro la gravità della situazione ed è prioritaria la tutela della salute di tutti, ma hanno anche bene in mente le conseguenze del primo devastante lockdown".
Molte aziende sono scomparse e molte altre non riusciranno ad affrontare e sopportare questo ulteriore colpo alle loro fondamenta. La perdita di commesse per oltre il 35% degli artigiani che hanno risposto, significa perdita di fatturato difficilmente recuperabile, costruito negli anni con sforzi e sacrifici anche personali". Ro.Can.