ROBERTO CANALI
Cronaca

Como, dall'asilo al museo: orgoglio Terragni

La città rende omaggio al “suo“ architetto con due nuove sale in Pinacoteca e il cantiere al Sant’Elia

Due nuove sale per ricordare l'architetto Terragni

Como, 15 ottobre 2020 - Non ci sono solo il lago e la seta, Como è anche la città del Razionalismo. E così nella sezione Novecento della Pinacoteca sono state inaugurate due nuove sale dedicate a Giuseppe Terragni e all’asilo Sant’Elia. "L’inaugurazione di questo nuovo percorso – commenta l’Assessore alla Cultura del Comune di Como Livia Cioffi – sottolinea l’attenzione dell’amministrazione e degli uffici al bisogno sempre più sentito di cultura. Siamo al lavoro anche per il restauro dell’asilo Sant’Elia, che è chiuso dall’anno scorso. La buona notizia è che abbiamo ottenuto tutti i permessi necessari e tra poco il cantiere entrerà nel vivo. Nei giorni scorsi ho incontrato anche il comandante della Guardia di Finanza provinciale di Como, il colonnello Giuseppe Coppola, con il quale abbiamo ragionato sul futuro di Palazzo Terragni con l’auspicio che possa tornare a essere fruito dalla città. Non sarà una cosa che riusciremo a fare prima della fine del mandato, ma possiamo comunque iniziare un percorso con l’obiettivo di continuare a garantire a questo monumento le cure e il prestigio di cui attualmente gode. Da questo punto di vista il percorso più logico è affidarlo a una fondazione".

Intanto alla Pinacoteca si possono ammirare gli arredi originali a misura di bambino disegnati da Terragni e rimasti per anni nel deposito del museo e dell’asilo. Ci sono le seggioline su misura di tre diversi tipi, tra cui la versione ridotta della Lariana che ebbe successo anche in una versione per adulti, i banchi, gli armadietti spogliatoi e l’infermeria con la poltrona “Benita“ poi ribattezzata Sant’Elia e un lampadario. Roberta Lietti, studiosa e critica d’arte, ha curato l’esposizione permanente con la finalità di far conoscere al visitatore, anche non particolarmente esperto d’architettura, la modernità del progetto di Terragni che aveva concepito il suo asilo in una zona periferica e particolarmente povera di Como. "Le nuove sale dedicate a Terragni rappresentano il primo passo di un processo di graduale revisione degli allestimenti che interesserà l’intera sezione del Novecento", conclude Veronica Vittani, responsabile della Pinacoteca Civica di Como.