Valle d'Intelvi, la funicolare ripartirà. Con soldi indiani

Ferma dal 1977 e ora pronta a rinascere la Lanzo-Santa Margherita. Anni di crescita e non è finita: il turismo comasco business capace di attrarre investimenti a sei zeri

Funicolare Valle d'Intelvi

Funicolare Valle d'Intelvi

Alta Valle Intelvi (Como) Dici Como e pensi al suo lago, ma il Lario non è l’unico bacino di quella che negli ultimi dieci anni si è confermata la provincia lombarda a maggior vocazione turistica, ancora in parte da scoprire, c’è anche il Ceresio incastonato tra Italia e Svizzera e adesso valorizzato anche da un progetto che prevede il ripristino della funicolare che collega Lanzo a Santa Margherita, collegando idealmente il lago con la montagna (che guarda caso ha un piede su Lugano e l’altro sul Lario). Dopo 45 anni di stop, grazie a un investitore indiano c’è infatti la concreta possibilità che la funicolare torni finalmente in funzione, sull’antico binario lungo 1.475 metri che consente di superare un dislivello di 607 metri superando pendenze anche del 66%.

«Il 7 ottobre la Regione si è impegnata a sottoscrivere un accordo di programma per finanziare il ripristino – spiega Adalberto Piazzoli, presidente del comitato che si è costituito per salvare la funicolare –. Adesso si è fatto avanti anche un investitore privato, si tratta del signor Jai Singh, che dopo aver acquistato al Belvedere sia il Bar Moderno sia l’ex albergo Funicolare Tesoro adesso è pronto a prendere in concessione l’impianto a capo di una cordata di investitori pubblici e privati nazionali e internazionali". L’accordo in via di definizione prevede la concessione per un periodo congruo, dai 20 ai 30 anni, in maniera tale da consentire al privato di rientrare dei propri investimenti, comunque sostenuti dalla Regione con finanziamenti a fondo perduto che dovrebbero coprire dal 30 al 50% del costo dei lavori stimati in 9,2 milioni di euro.

«Il ripristino della nostra funicolare rappresenta un volano straordinario per il rilancio turistico della valle e del bacino nord del Ceresio". Realizzata nel 1907 e rimasta in funzione fino al 1977 la funicolare di Lanzo è stata per anni una delle attrazioni più popolari del lago, capace attirare turisti anche dalla vicina Lugano. Uno studio effettuato un paio di anni fa ha permesso di stabilire che la funicolare, nonostante 45 anni di stop, è ancora in buone condizioni anche se naturalmente tutto l’impianto andrà rimesso a nuovo. Esiste un progetto di massima che prevede di utilizzare vagoni come quelli in funzione a inizio ‘900, con una capienza massima di 40 passeggeri, ma di farli viaggiare grazie alle nuove tecnologie a velocità più che raddoppiata (4 metri al secondo invece che 1,5). La portata teorica della funicolare salirà così a circa 400 passeggeri l’ora con almeno cinque viaggi nei due sensi ogni 60 minuti, abbastanza per coprire i costi e rientrare dagli investimenti grazie ai turisti.